URNE VIRTUALI

Centrodestra avanti di 9 punti, senza Conte il Pd è più forte

Il fronte guidato da Fratelli d'Italia veleggia attorno al 45%, il centrosinistra non va oltre il 36,1. Grillini (principali responsabili della crisi di governo secondo gli elettori) scendono sotto la doppia cifra. Il sondaggio di Quorum/YouTrend

Se le elezioni si svolgessero oggi la coalizione di centrodestra vincerebbe senza troppi patemi alle urne. Per contro gli elettori di centrosinistra pare apprezzino maggiormente un’alleanza del Pd con il centro riformista di Carlo Calenda piuttosto che con il Movimento 5 stelle. Giuseppe Conte farebbe perdere voti a Enrico Letta, in barba ai teorici del campo largo, ormai caduti in disgrazia al Nazareno. È quanto emerge dall’ultimo sondaggio pubblicato da Quorum/YouTrend per Sky TG24 in vista del voto del 25 settembre.

I tre partiti di centrodestra, Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, secondo le risposte degli intervistati sentiti dal centro di ricerca, viaggiano stabilmente oltre il 45% dei consensi, con un picco del 48% in caso di alleanza tra Dem e Movimento. Una coalizione che va da Sinistra Italiana (che prepara la lista assieme a Europa Verde) fino a Italia Viva di Matteo Renzi e Insieme per il Futuro di Luigi Di Maio, passando per Carlo Calenda ed Emma Bonino, porterebbe a casa il 36,1% dei consensi elettorali, rosicchiando anche una parte di voti alla destra. Forbice più larga, invece, nel caso, oggettivamente improbabile, di un ritorno di fiamma tra Dem e M5s. Il Pd, secondo le rilevazioni del centro di ricerca, perderebbe il 5% dei consensi e la coalizione che a quel punto perderebbe tutta l’ala centrista, non andrebbe oltre il 34%, con il centrodestra che salirebbe al 48%. Se a ciò si aggiunge che la maggior parte degli elettori di M5s e Pd preferiscono andare ognuno per suo conto allora è facile immaginare un destino separato tra i due principali azionisti del secondo governo Conte.

M5s e Forza Italia, ormai sotto la doppia cifra, i partiti più in difficoltà. Per la formazione di Silvio Berlusconi, che proprio in queste ore sta patendo la scissione guidata da Mariastella Gelmini e da Renato Brunetta, proverà ad annegare la perdita di consenso in un listone assieme alla Lega, i grillini tenteranno di radicalizzare ulteriormente la loro proposta con il rischio di perdere voti a destra e a sinistra. Fratelli d’Italia rimane la prima formazione con il 23,8%. Seguono il Pd (22,5%), la Lega (13,4%), il Movimento 5 Stelle (9,8%), Forza Italia (8,3%), Azione +Europa (4,9%), Sinistra Italiana/Europa Verde (4,2%), Insieme per il Futuro (2,6%). Infine, ItalExit è al 2%, Italia Viva all’1,8% e Articolo 1-Mdp all’1,6%.

Per il sondaggio, le figure in cui le persone ripongono ancora maggiormente fiducia sono il presidente della Repubblica Sergio Mattarella (64%) e Mario Draghi (54%). Seguono: Giorgia Meloni (38,7%), Silvio Berlusconi (34,3%), Giuseppe Conte (30,7%), Matteo Salvini (30,4%), Enrico Letta (25%), Luigi Di Maio (22%) e Matteo Renzi (15,5%). Per quanto riguarda la scelta del prossimo presidente del Consiglio espresso da una coalizione di centrodestra, per gli elettori non sembrano esserci dubbi: per l’86% Giorgia Meloni può essere una buona leader di governo.

Al campione di riferimento è stato infine chiesto un giudizio sia sull’operato del governo uscente che un parere sulle responsabilità della crisi di governo. Il giudizio sul lavoro dell’esecutivo guidato da Mario Draghi è positivo per il 57,5% degli italiani e il 50,7% ritiene che abbia fatto bene a dimettersi al venir meno della maggioranza di unità nazionale, anche se il 49,7% pensa che le elezioni anticipate siano un evento negativo per l’Italia (in particolare il 42% degli elettori di Lega e FI). Emerge inoltre chi siano stati, per gli italiani, i responsabili della crisi di governo (Conte per il 41,1%) e delle elezioni anticipate (Conte per il 29%, Draghi per il 17,2%, Salvini per l’11,1%).

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