GRANDI OPERE

La Metro 2 arriva in Parlamento: "Salvini dica se ci sarà un taglio"

La senatrice M5s Pirro presenta un'interrogazione dopo il ventilato rischio di un ridimensionamento del progetto a causa dell'aumento delle materie prime. Nei giorni scorsi il sindaco di Torino Lo Russo ha chiesto 300 milioni in più al Governo

La Metro 2 arriva in Parlamento. Dopo le polemiche sull’ipotesi di ridurre di almeno un paio di fermate della tratta da Rebaudengo al Politecnico per sopperire all’aumento delle materie prime, la senatrice M5s Elisa Pirro ha depositato un’interrogazione al neo-ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini “perché vogliamo che risponda in Parlamento sul ventilato taglio al progetto della Linea 2 della metropolitana di Torino. Un progetto fondamentale per la mobilità urbana del capoluogo piemontese, avviato dalla precedente amministrazione comunale guidata dal Movimento 5 Stelle” afferma Pirro.

La querelle è nota: in un recente incontro con i residenti dei quartieri Barca e Bertolla il sindaco Stefano Lo Russo aveva ventilato l’ipotesi di ridurre le fermate complessive per risparmiare sul progetto complessivo da 1,8 miliardi di euro, interamente finanziato dal Governo. Da quel momento è iniziata la levata di scudi, a partire dal Pd, che ha chiesto di non penalizzare, ancora una volta, i cittadini della periferia Nord di Torino: “Nessun passo indietro” ha intimato la capogruppo dem Nadia Conticelli. E in Sala Rossa il sindaco ha illustrato le tre strade possibili per far fronte all’aumento dei prezzi delle materie prime. Una è, appunto, l'eliminazione di due fermate, mantenendo però lo stesso tratto; un’altra prevede di fermare il primo lotto a Porta Nuova, anziché al Politecnico, ma lasciando invariate le fermate. Infine, un po’ provocatoriamente, Lo Russo ha individuato una terza via che prevede uno stanziamento ulteriore di 300 milioni da parte del Governo per coprire l’aumento dei prezzi.

“La nuova amministrazione comunale di Torino sta valutando un taglio di alcune stazioni previste sulla nuova linea a fronte del caro materie prime – ha concluso la senatrice Pirro –. Il Movimento 5 Stelle vuole sapere se questa revisione del progetto sia stata presa su richiesta del Ministero e soprattutto se il nuovo ministro intenda garantire i finanziamenti necessari per realizzare l’opera nella sua interezza”.

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