SPACCONATE

Il canone Rai resta (pure in bolletta), alla faccia delle promesse di Salvini

Da Pontida il solenne annuncio: "Via con noi al Governo". A tagliare la testa al toro, anzi al cavallo di viale Mazzini, è il Mef retto proprio dal leghista Giorgetti che definisce quelle voci "non fondate". Un altro duro colpo per la credibilità del Capitano

“Noi siamo nell’Unione europea e abbiamo visto che in dieci Paesi non si paga il canone per la televisione pubblica, come Lega ci prendiamo questo impegno: dall’anno prossimo zero canone Rai”, questa la promessa di Matteo Salvini pronunciata dal palco di Pontida. Bene, quella del Capitano leghista è l’ennesima promessa da marinaio. A escludere non solo l’abolizione ma persino l’eliminazione del canone dalla bolletta della luce per il 2023 è il Governo di Giorgia Meloni, precisamente il Mef, ministero retto dal “suo” Giancarlo Giorgetti.

Insomma, le ipotesi di cui si parlava nelle settimane scorse hanno trovato un chiarimento definitivo in una nota del dicastero di via XX Settembre. “Le voci di un’esclusione del canone Rai dalla bolletta elettrica non risultano, alla luce del lungo lavoro istruttorio in corso, fondate”. Il Tesoro ha spiegato che la pietra miliare del Pnrr ha il suo fondamento nella tutela “della concorrenza del mercato dell’energia elettrica” in base alle proposte dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom), la quale “non aveva rilevato alcuna criticità in merito al pagamento del canone Rai dal punto di vista della concorrenza del mercato dell’energia, a condizione che il pagamento fosse trasparente per gli utenti finali”, ossia i consumatori. Questo requisito, conclude la nota, “risulta soddisfatto”. Con gran scorno di Salvini.

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