LA SACRA FAMIGLIA

Terremoto in casa Juve: Agnelli getta la spugna

Il presidente dimissionario assieme al suo vice Nedved e al resto del consiglio di amministrazione. Si chiude così una delle epoche più vincenti per il club bianconero, con nove scudetti consecutivi. Scanavino nuovo direttore generale

Terremoto in casa Juventus. Tutto il consiglio di amministrazione del club bianconero lascia. A rassegnare le proprie dimissioni in serata, in un consiglio straordinario che si è tenuto alla Continassa, sono stati il presidente Andrea Agnelli, il suo vice Pavel Nedved, l’amministratore delegato Maurizio Arrivabene (che però mantiene le deleghe operative) e i membri Laurence Debroux, Massimo Della Ragione, Katryn Fink, Daniela Marilungo, Francesco Roncaglio, Giorgio Tacchia e Suzanne Keywood. Si chiude così una delle epoche più vincenti della storia della Juventus, che durante la presidenza Agnelli (dal 19 maggio 2010) ha raggiunto il record dei nove scudetti consecutivi. eredità pesante però sul piano dei conti  un buco di circa 700 milioni di euro in pochi anni, con cinque esercizi consecutivi chiusi in passivo (l’ultimo a -254 milioni).

Il coinvolgimento dell’organo nell’indagine Prisma, aperta dalla Procura di Torino con l’accusa di falso in bilancio, e le ultime contestazioni della Consob, che hanno spinto a rivedere il progetto di bilancio da approvare e far slittare per due volte l’assemblea degli azionisti (fissata adesso il 27 dicembre) hanno portato alla decisione unanime di fare un passo indietro. Il nuovo direttore generale è Maurizio Scanavino, attuale amministratore delegato del gruppo Gedi che edita, tra gli altri, i quotidiani La Stampa e la Repubblica

 

In una nota ufficiale il club spiega che “su proposta del presidente Andrea Agnelli e onde consentire che la decisione sul rinnovo del Consiglio sia rimessa nel più breve tempo possibile all’Assemblea degli azionisti, tutti i componenti del Consiglio di amministrazione presenti alla riunione hanno dichiarato di rinunciare all'incarico”. “Per le stesse ragioni, ciascuno dei tre amministratori titolari di deleghe (il presidente Agnelli, il vicepresidente Nedved e l’ad Arrivabene) ha ritenuto opportuno rimettere al Consiglio le deleghe agli stessi conferite”. Il Consiglio “ha, tuttavia, richiesto ad Arrivabene di mantenere la carica di amministratore delegato”. Il cda della “Juventus proseguirà la propria attività in regime di prorogatio sino all’Assemblea dei soci che è stata convocata per il 18 gennaio 2023”.

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