LOTTIZZAZIONE

Dal parco di Arcore al Gran Paradiso, così il Piemonte perde la presidenza

Pare che a Cirio l'ordine sia arrivato direttamente dalla corte del Cav: piazzare la coordinatrice di Forza Italia in Val d'Aosta Emily Rini. Incarico che per rotazione spetterebbe a un piemontese. Lega sulle barricate. Lo stambecco Fluttero, cornuto e mazziato

Scaramucce in alta quota nel centrodestra piemontese, dove Alberto Cirio e la Lega sarebbero ai ferri corti per la nomina del nuovo presidente del Parco del Gran Paradiso, il più antico d’Italia. Fino a un mese fa tutto sembrava deciso con l’ex senatore Pdl (in An e poi in Forza Italia), già sindaco di Chivasso, Andrea Fluttero pronto a succedere al valdostano Italo Cerise, in sella da dieci anni, rispettando la tradizionale alternanza tra Valle d’Aosta e Piemonte. Negli ultimi giorni, però, ha iniziato a circolare con insistenza il nome dell’ex assessore regionale della VdA Emily Rini, classe 1982, coordinatrice regionale di Forza Italia, candidata non eletta alle scorse politiche. Curiosamente, la designazione della Rini non sarebbe caldeggiata dai valdostani bensì dal governatore piemontese Alberto Cirio. Perché? “Un ordine che arriva direttamente da Arcore” sussurrano a mezza bocca anche gli assessori più vicini al governatore azzurro che a quanto raccontano avrebbe dato seguito alle indicazioni ricevute dallo stato maggiore berlusconiano.

La nomina del presidente spetta al ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto su indicazione delle due Regioni. A questo punto sarebbe entrato in campo Cirio per sponsorizzare la compagna di partito, nonostante la sua appartenenza alla Vallèe. Di qui la sollevazione leghista contro Cirio: “Non possiamo svendere il Piemonte per salvaguardare gli equilibri interni di Forza Italia” dicono i luogotenenti di Matteo Salvini. Il vicepresidente Fabio Carosso, titolare delle deleghe a Parchi e Montagna, si è fatto carico di rappresentare a Cirio le perplessità del suo partito. Intanto, a fine gennaio scadono i tre mesi di proroga nell’incarico al presidente uscente Cerise che potrebbe restare ancora per un po' nella veste di commissario in attesa che tra Roma, Torino e Arcore venga presa una decisione.

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