FIANCO DESTR

"Dal 2019 è cambiato il mondo,
la Lega se ne faccia una ragione"

Fratelli d'Italia replica a Molinari sui numeri in Regione e quelli che portano oggi i meloniani ad essere egemoni nel centrodestra. Comba: "Tenere conto del ribaltamento dei consensi". Sull'edilizia sanitaria il segretario di FdI sprona Icardi: "Diamoci una mossa"

“Ma è un avviso bonario, come quello dell’Agenzia delle Entrate?”. In verità l’“accertamento” sui pesi reali nell’alleanza di centrodestra alla luce dell’esito delle elezioni politiche e di un bel po’ di recenti amministrative, lo ha chiesto proprio il suo partito. Ma Fabrizio Comba, parlamentare e segretario regionale di Fratelli d’Italia, ricorre all’ironia per rispondere, interpellato dallo Spiffero, al suo omologo della Lega Riccardo Molinari che, pochi giorni fa aveva avvertito i meloniani sul fatto che i numeri su cui ragionare sono quelli del voto del 2019 e non quelli successivi.

Lasciando aperto l’interrogativo sulla natura dell’avviso arrivato forte e chiaro dalla Lega, onorevole Comba restiamo sui numeri. La politica regionale deve far conto con quelli usciti dalle urne quasi quattro anni fa o su quelli che attestano il suo partito come l’azionista forte, anzi di maggioranza, del centrodestra? 
“I numeri sono quelli del 2019 è inopinabile, ma è altrettanto inopinabile che siamo nel 2023. E si sa bene come le valutazioni vadano fatte dopo ogni un appuntamento elettorale. Oggi i numeri sono enormemente dissonanti rispetto a quelli di quattro anni fa, in mezzo il mondo è cambiato, c’è stata una pandemia, uno stravolgimento totale dei costumi e dei mercati. Come non tenerne conto?”.

Entriamo ancora più nel concreto, il segretario della Lega alza un muro alle vostre richieste di rivendicare la nomina del futuro direttore regionale della Sanità. Dice che deve essere una scelta tecnica. Lei che dice? 
“Che su questo mi trovo d’accordo con Molinari, devono essere le competenze e i curricula a valere su ogni altra cosa. Serve una valutazione sterile e oggettiva”.

Però Molinari lamenta invasioni di campo da parte di alcuni assessori di FdI ai danni dell’assessore alla Sanità Luigi Icardi e non solo.
“Premesso che le competenze a scavalco sono marginali, ho capito bene a cosa di riferisce Molinari, ma credo che noi azioni di invasioni di campo non ne abbiamo mai fatto. Piuttosto i problemi della sanità da risolvere in fretta sono altri”.

A cosa si riferisce?
“Al fatto che sono molto attento, lo siamo come partito, a quelle che devono essere le politiche di edilizia sanitaria”.

Vede qualcosa che non va?
“Beh, io dico: diamoci una mossa. Bisogna partire con quello che è necessario e che peserà per i prossimi decenni. Abbiamo le capacità e le competenze per farlo, muoviamoci”.

Passiamo al presidente, la Lega non fa mistero di vedere Alberto Cirio, ultimamente, più spostato verso di voi e non perde occasione per mugugnare su una scarsa difesa da parte del governatore. È davvero così?
“Al contrario. Io sono miope, ma temo che in questo caso Molinari lo sia più di me se la vede così. Cirio deve continuare ad essere equilibrato, trovare punti di caduta. Ma se mi si dice che è spostato su Fratelli d’Italia io ribalto decisamente l’immagine”.

A Novara la tensione tra voi e la Lega è molto alta, a Vercelli avete fato incetta di transfughi dal Carroccio…
“Per quanto riguarda Novara è sotto gli occhi di tutti l’azione di FdI. Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria: a Novara i cittadini hanno risposto riconoscendo al nostro partito un risultato incredibile a fronte di un lavoro incredibile fatto dal senatore Gaetano Nastri. Se in coalizione ci si arrabbia perché qualcuno lavora bene… Io sarei contento se il mio alleato lavorasse bene. A Novara quando altrove prendevano ancora percentuali basse, abbiamo fatto il 23 per cento. Per il futuro candidato sindaco c’è ancora talmente tanto tempo, però... A Vercelli abbiamo la classe dirigente strutturata, quando si crea un vuoto qualcuno lo occupa”.

Come giudica l’incidente diplomatico tra il vostro assessore regionale Elena Chiorino e il suo collega leghista Matteo Marnati sulla richiesta di aprire ai rifiuti del Biellese il termovalrizzatore di Torino? Per la Lega è stato uno sgarbo, l’ennesima invasione di campo. Ha sbagliato Chiorino?
“Chiorino non ha affatto sbagliato, ha posto in problema, non c’è da prendersi per i capelli. La questione posta è di sostanza e non si tratta di una polemica campata in aria”.