PALAZZO LASCARIS

Omnibus, ostruzionismo a oltranza (fino alla tagliola del centrodestra)

Minoranze compatte nel Consiglio regionale del Piemonte contro la legge di riordino del 2022. Presentati 1.500 emendamenti. Il nodo della legge sulla caccia. Bertola (Verdi): "Questa maggioranza è pericolosa". Siparietto sul trotskismo di Chiamparino

Millecinquecento emendamenti e 50 proposte “concrete”. Così le minoranze nel Consiglio regionale del Piemonte preparano la loro resistenza all’Omnibus, illustrato ieri in Aula dall’assessore Andrea Tronzano. La legge annuale di riordino è composta da 91 articoli che mettono mano a 32 leggi regionali, come denunciato dal Pd, tra cui quella sulla caccia, una delle più contestate.

“Usate l’Omnibus per cercare di modificare nella sostanza la legge in materia di caccia – ha esordito il capogruppo Pd Raffaele Gallo –. Non è ammissibile che leggi così importanti e dibattute si possano modificare con emendamenti all’ultimo minuto in una legge di riordino, che incide fortemente su una norma che è stata discussa per anni in quest’aula”. “A questo punto – ha aggiunto l’ex presidente del Piemonte Sergio Chiamparino – chiediamo di abolire completamente la legge sulla caccia per ricominciare da capo a discuterne in una sede propria, con una seria discussione pubblica”, quella varata quando era lui a guidare il governo regionale. E per questa ragione che il Chiampa ha annunciato che voterà in difformità dal gruppo, ma più che dissenso si tratta di un escamotage per rubare altro tempo alla maggioranza.

L’unico atteggiamento possibile di fronte a questa Legge di riordino, ha sostenuto Giorgio Bertola di Europa Verde, “è l'ostruzionismo, perché questa maggioranza è pericolosa: vuole addirittura cancellare le prove di tiro per i cacciatori”. E la capogruppo M5s Sarah Disabato ha parlato di “perversione”, quella di chi “vuole vedere il sangue degli animali gocciolare sul bianco della neve”. Per i dem “l’Omnibus è l’occasione, ogni anno, per un importante intervento manutentivo sul patrimonio legislativo piemontese, ma non c’è stato modo e voglia di discuterne in Commissione e in Consiglio. Come è arrivato, così deve uscire per una maggioranza che non è in grado di reggere la discussione né di garantire la presenza degli assessori e del numero legale”.

Durante gli interventi c’è spazio anche per un siparietto tra il vicepresidente di Palazzo Lascaris Daniele Valle che sarcasticamente definisce trotzkista l’atteggiamento della passata amministrazione sulla caccia e Chiamparino che respinge l’etichetta, rivendicando la sua storia di “comunista ma sempre nell’area riformista”. Un diversivo che stempera il muro contro muro interno all'emiciclo. Nello specifico l’articolo 1 introduce la possibilità di cacciare pernice bianca e gallo forcello, specie in via di estinzione e che nella scorsa legislatura si era escluso dalla possibilità di cacciare. D’ora in poi sarà possibile anche sulla neve, quando è più facile trovarli e sono più vulnerabili. “Con l’emendamento 472, presentato con un blitz della maggioranza all’ultimo minuto, si vuole sostanzialmente minare alle fondamenta la legge sulla caccia e il suo equilibrio. Allora perché non rivederla interamente?”.

Tra i provvedimenti più significativi c’è poi l’articolo 12 che rende possibile ampliare le cave, l’articolo 14 che elimina il vincolo, per i versamenti delle cooperative edilizie a proprietà indivisa, di reinvestire le somme in nuova edilizia convenzionata. Gli articoli 19 e seguenti inseriscono nella legge sugli ordini professionali (giornalisti, avvocati, architetti, commercialisti, etc…) la possibilità di erogare contributi anche alle associazioni datoriali. L’articolo 39 porta da 2 a 10 anni il tempo per i Comuni di restituire i contributi percepiti dalla Regione per modifiche al Piano Regolatore che poi non si sono fatte. L’articolo 42 prevede che la sospensione causa emergenza Covid dei pareri previsti dalla legge urbanistica diventi perpetua. Un potpourri di interventi, un'accozzaglia di norme: il solito guazzabuglio.

print_icon