ECONOMIA DOMESTICA

Agricoltura, pioggia di 750 milioni

Un vero ristoro per un settore flagellato dalla siccità. La Regione Piemonte presenta il nuovo Piano per lo sviluppo rurale: più risorse e interventi a favore di giovani e start-up innovative. E meno burocrazia, assicura Cirio. I primi bandi a partire dal mese di aprile

Con una dotazione finanziaria di 756 milioni di euro, la Regione Piemonte attiva la nuova programmazione dello sviluppo rurale del Piemonte per il periodo 2023-2027. Il piano, presentato questa mattina a Torino, porterà a 50 tipologie di interventi nel corso dei cinque anni, che andranno a beneficiare oltre 50mila aziende agricole e forestali, allevatori, enti pubblici, piccole e medie imprese. Nel Psr verrà data priorità ai giovani agricoltori, all’irriguo, all’agroambiente, al biologico, alla zootecnia e benessere animale, l’apicoltura, alla risicoltura, all’innovazione e formazione.

Nel dettaglio 257 milioni di euro verranno assegnati sulle misure agro-climatico-ambientali (tra queste 58,5 milioni per la produzione integrata, 53 milioni per l’agricoltura biologica, 25 milioni per la gestione sostenibile dei pascoli, 21 milioni per le risaie, 8 milioni per l'apicoltura). Invece 268 milioni sono assegnati per gli investimenti di aziende e imprese, che comprendono 34 milioni per l’irriguo e 7 milioni per il benessere animale. Circa 43 milioni sono per le zone di montagna, 51,4 milioni a sostegno dei Gal (Gruppi di azione locale), e infine 43 milioni per l’insediamento dei giovani e l’avvio di start up in ambito extra-agricolo. I primi bandi del 2023, a partire dal mese di aprile, saranno quelli di alcuni interventi agro-climatico-ambientali e di investimenti per il benessere animale, per investimenti per il risparmio idrico.

“Abbiamo qualche risorsa in più e soprattutto un Psr più facile – ha spiegato il governatore Alberto Cirio – perché abbiamo voluto abbattere la burocrazia e limitare gli adempimenti burocratici per gli agricoltori piemontesi”. È un Psr “più attuale, con misure per contrastare la siccità e i fenomeni legati alla carenza di precipitazioni – ha aggiunto –. Non può essere un documento statico, ma la guida che accompagna gli agricoltori”. Il nuovo piano, ha sottolineato l’assessore all’Agricoltura Marco Protopapa, prevede un “coinvolgimento di un milione di ettari, con interventi di una platea variegata e obiettivi per garantire il reddito, aumentare la competitività, promuovere e sostenere le innovazioni per superare le criticità del mercato e del cambiamento climatico”.

Si tratta di nuovo piano “con la sostenibilità come elemento centrale e l’obiettivo sociale, rivolto all’educazione da fare e da dare verso il comparto agricolo”, ha evidenziato Protopapa, mentre per il vicepresidente e assessore regionale allo Sviluppo della montagna e foreste, Fabio Carosso, “i giovani saranno i protagonisti e il piano sostiene le aziende in aree svantaggiate come quelle in aree montane e quelle che intendono diversificare le attività”. “Se vogliamo un’agricoltura di qualità – ha ancora affermato Cirio – dobbiamo favorire gli insediamenti. Abbiamo unito le misure per essere certi che chi voglia fare l’agricoltore in Piemonte possa avere il sostegno economico necessario”.

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