EDILIZIA SANITARIA

Un piano B per il nuovo ospedale.
La Regione cambia idea su Alessandria

Costi troppo elevati per la messa in sicurezza fanno abbandonare il sito dell'aeroporto. Il futuro nosocomio nell'area Borsalino. Costerà 370 milioni e sarà finanziato dall'Inail. L'annuncio di Cirio e Icardi. Ora la parola ai sindaci. Prima pietra non prima del 2025 (se tutto va bene)

Contrordine, Il nuovo ospedale di Alessandria non sarà costruito dove ora c’è l’aeroporto come ipotizzato fino a poco tempo fa dalla Regione Piemonte ricevendo più di un segnale di perplessità a partire proprio dal sindaco della città Giorgio Abonante, per non dire delle barricate pronte ad essere erette dai suoi alleati di maggioranza dei Cinquestelle.

La futura struttura sanitaria, sempreché la nuova proposta della Regione presentata oggi ad Alessandria dal presidente Alberto Cirio e dall’assessore Luigi Icardi, dovrebbe sorgere non molto lontano dal luogo indicato e poi abbandonato, ovvero nell’area Borsalino del quartiere Galimberti. Una soluzione che, appunto, non si sposta di molto rispetto alla precedente e, dunque, conserva quella vicinanza strategica con l’ospedale infantile Cesare Arrigo, con il Campus Universitario e, soprattutto, con gli snodi autostradali. 

Il cambio dell’area su cui dovrà essere costruito il nuovo ospedale con i fondi garantiti dall’Inail all’interno di un plafond complessivo assegnato al Piemonte di 1 miliardo e 640 milioni, è dovuto a questioni idrogeologiche e quel rischio di esondabilità che per essere prevenuto, nel caso del sito dell’aeroporto nel quartiere Orti, avrebbe richiesto opere e interventi assai onerosi. “Le verifiche e gli approfondimenti tecnici hanno portato a confrontare alcune aree individuando in quella cosiddetta “zona 2” adiacente alla tangenziale nell’area Borsalino nel quartiere Galimberti, come la migliore perché garantisce tempi e costi di messa in sicurezza idrogeologica compatibili con la stringente tempistica imposta da Inail per assicurare il finanziamento”, è stato spiegato nell’incontro con una delegazione di sindaci della provincia, presenti i direttori generali dell’Aso e dell’AslValter Alpe e Luigi Vercellino, insieme al rettore dell’Univeristà del Piemonte Orientale Giancarlo Avanzi.

“Troppo spesso in passato si sono costruite opere pubbliche scoprendo i problemi via via che si procedeva con i cantieri, spendendo più soldi e con tempi più lunghi rispetto alle previsioni - ha ricordato Cirio - Noi pensiamo invece che porsi prima i problemi sia l’approccio corretto di chi amministra i soldi pubblici. Per questo abbiamo approfondito le caratteristiche tecniche dell’area dell’aeroporto individuata in un primo tempo ed è emerso che per la messa in sicurezza dal punto di vista idrogeologico sarebbero necessari interventi, al momento non programmati, per circa 160 milioni di euro e tempi molto lunghi. Da qui la decisione di verificare altre zone nelle vicinanze e l’individuazione della zona Borsalino che richiede interventi per 6 milioni di euro, sostenibili con il bilancio regionale in tempi congrui con quelli stabiliti da Inail, oltre ai 15 già in programma”.

È stato ancora il governatore ad annunciare  come “lo studio relativo a quest’area sarà trasmesso al Comune di Alessandria, al presidente della rappresentanza dei sindaci dell’Asl e al presidente della Provincia che si è impegnato a far pervenire le osservazioni entro 30 giorni, in modo da procedere secondo la tempistica stabilità dall’Inail”.

Nel cronoprogramma della Regione è previsto che entro aprile venga sottoscritto il protocollo di intesa che dà il via formale all’iter per la realizzazione del nuovo ospedale”. Un ospedale che, come ha spiegato l’assessore Icardi “abbiamo definito, per quanto  riguarda il numero di posti letto, e la sua estensione strutturale, sulla base di un’analisi clinico-gestionale”. Per quanto riguarda l’aspetto non secondario delle risorse necessarie a realizzare l’opera, Icardi Spiega che “sono previste dall’accordo con Inail”. Nel dettaglio il futuro ospedale avrà 538 posti letto (18 in più rispetto a quelli attuali, con incremento in area medica e chirurgica) e l’obiettivo di realizzare 20mila interventi chirurgici all’anno e 260 mila prestazioni ambulatoriali. 

Il costo complessivo è preventivato in 370 milioni di cui di cui 300 già previsti per questo intervento da Inail, a cui vanno aggiunti gli eventuali maggiori costi dovuti all'incremento del prezzo dell'energia e delle materie prime che potranno comunque essere coperti grazie a una convenzione con l’istituto e che consente alla Regione di ridistribuire le risorse risparmiate da altri interventi realizzati con forme di finanziamento alternative a quella dell’Inail. Per quanto riguarda i tempi, la road map prevede che l’Asl aggiudichi la gara per il progetto di fattibilità tecnica economica per un valore di 3 milioni di euro che saranno anticipati dalla Regione, entro 30 settembre 2023. Il progetto dovrà, quindi, essere concluso entro il 30 giugno 2024, per arrivare alla consegna del progetto definitivo a Inail entro il 31 dicembre 2025. Solo a quel punto, se i tempi saranno rispettati, partiranno i lavori.

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