Fondazione Crt: bilancio da record, +42,6% avanzo esercizio

Con un avanzo di esercizio 2022 pari a 127,2 milioni di euro (+42,6% rispetto al 2021), una posizione finanziaria netta balzata a 569 milioni (+73,4%) e un patrimonio investito di oltre 3 miliardi, la Fondazione Crt ha varato un progetto di bilancio da record: il migliore degli ultimi dieci anni, uno dei più brillanti di tutta la sua storia dal 1991 a oggi. Il documento è stato approvato all'unanimità dal consiglio di amministrazione guidato dal presidente Giovanni Quaglia, e ad aprile sarà sottoposto all'esame del consiglio di Indirizzo. "Sono orgoglioso di questo bilancio davvero straordinario, che rappresenta il punto di eccellenza dei miei sei anni alla guida della Fondazione" afferma Quaglia.. "È il miglior bilancio dell'ultimo decennio, che conferma l'efficacia della strategia perseguita nella gestione degli asset in portafoglio della Fondazione Crt, in un anno coronato anche dal successo dell'operazione Atlantia e dal ritorno della partecipazione nella banca conferitaria su valori plusvalenti" sottolinea il segretario generale Massimo Lapucci. La Fondazione Crt ha messo a disposizione del territorio circa 69 milioni di euro destinati a 1.400 progetti in 326 Comuni del Piemonte e della Valle d'Aosta: 315 Istruzione e Ricerca, 468 Welfare, 601 Arte e Cultura. Il Fondo di stabilizzazione delle erogazioni si attesta a 157,5 milioni, in linea con il 2021, e corrisponde a circa tre anni di erogazioni: un'ulteriore garanzia sotto il profilo della continuità e della forza dell'attività istituzionale anche in futuro. La Fondazione Crt detiene l'1,9% di Unicredit, l'1,6% delle Assicurazioni Generali, l'1,8% di Banco Bpm, l'1,5% di Cdp e il 5,17% di Schemaquarantadue-nuova Atlantia. All'aumento dei proventi ha contribuito l'incremento del 30% dei dividendi e proventi assimilati, che ammontano a 108,4 milioni di euro (83,5 nel 2021) e il risultato dell'attività di negoziazione, salita a 202,4 milioni (26,4 nel 2021). La gestione del patrimonio è stata caratterizzata nel 2022 dall'operazione straordinaria che ha portato al delisting di Atlantia: la Fondazione ha aderito all'Opa per l'intera quota in portafoglio, pari al 4,54% del capitale, con reinvestimento del 3% nella holding Schemaquarantadue e monetizzazione della restante parte.

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