FINANZA & POTERI

Crt, Quaglia vola sui conti "record".
Torino e Cuneo le più beneficiate

Alla vigilia del rinnovo del vertice, il presidente strombazza risultati stellari. Spulciando nella mole di erogazioni si nota un occhio di riguardo verso il suo giardino di casa, in particolare la provincia Granda. E per l'opera Pia Barolo dove c'è il suo supporter Soprano

E ora Giovanni Quaglia mette sul tavolo i soldi. Fa leva su un bilancio “record” il presidente uscente (e lui vorrebbe rientrante con le sue 76 primavere), della Fondazione Crt in vista del rinnovo dei vertici di via XX Settembre. Con un avanzo di esercizio 2022 pari a 127,2 milioni di euro (+42,6% rispetto al 2021), una posizione finanziaria netta balzata a 569 milioni (+73,4%) e un patrimonio investito di oltre 3 miliardi, la Crt ha varato un progetto di bilancio che Quaglia definisce  “il migliore degli ultimi dieci anni, uno dei più brillanti di tutta la sua storia dal 1991 a oggi”. Bilancio che verrà presentato in assemblea il prossimo 28 marzo per la sua approvazione (mentre il 18 aprile potrebbero aprirsi le danze sul rinnovo). Ma al di là dei conti, a balzare agli occhi sono anche le erogazioni: 69 milioni destinati a 1.400 progetti tra Piemonte e Valle d’Aosta con un’attenzione non sempre uniforme per tutti i territori.

Quasi la metà degli interventi riguarda Torino e la sua area metropolitana (48%), mentre uno su quattro (23%) è destinato a Cuneo: in entrambi i casi con elargizioni in crescita, molto significativa quella per la Granda. Tutte le altre province si spartiscono il restante 29% con una evidente riduzione, tra il 2021 e il 2022, su Alessandria (dove i progetti finanziati passano da 94 a 75, con una incidenza rispetto alla popolazione che scende dall’8 al 6 per cento), e Verbania (da 35 a 24). Che sia un modo per irrigare il proprio giardino di casa (e quello del governatore Alberto Cirio) senza perdere di vista l’altro socio istituzionale forte, il sindaco Stefano Lo Russo? Chissà. Ovviamente il tutto mentre a perdere in erogazioni è la provincia che esprime il principale competitor di Quaglia, Fabrizio Palenzona, per tutti il camionista di Tortona. E sempre tra le erogazioni non sfugge la generosità mostrata nell’ultimo anno nei confronti dell’Opera Pia Barolo, ente certamente meritorio che nell’anno appena trascorso ha ottenuto 200mila euro, il quadruplo di quanto la Crt aveva elargito nei cinque gli anni precedenti. Vicepresidente dell’Opera Pia Barolo è l’ex magistrato Arturo Soprano, che da consigliere d’indirizzo di via XX Settembre si è recentemente espresso a favore di un rinnovo del mandato di Quaglia.  

Il documento è stato approvato all’unanimità dal consiglio di amministrazione e ad aprile sarà sottoposto all'esame del consiglio di Indirizzo, che dovrà avviare la procedura per il rinnovo del vertice. “Sono orgoglioso di questo bilancio davvero straordinario, che rappresenta il punto di eccellenza dei miei sei anni alla guida della Fondazione” afferma il numero uno della Fondazione. “È il miglior bilancio dell’ultimo decennio, che conferma l’efficacia della strategia perseguita nella gestione degli asset in portafoglio della Fondazione Crt, in un anno coronato anche dal successo dell’operazione Atlantia e dal ritorno della partecipazione nella banca conferitaria su valori plusvalenti” sottolinea il segretario generale Massimo Lapucci.

La Fondazione Crt detiene l’1,9% di Unicredit, l’1,6% delle Assicurazioni Generali, l’1,8% di Banco Bpm, l’1,5% di Cdp e il 5,17% di Schemaquarantadue-nuova Atlantia. All’aumento dei proventi ha contribuito l'incremento del 30% dei dividendi e proventi assimilati, che ammontano a 108,4 milioni di euro (83,5 nel 2021) e il risultato dell'attività di negoziazione, salita a 202,4 milioni (26,4 nel 2021). La gestione del patrimonio è stata caratterizzata nel 2022 dall'operazione straordinaria che ha portato al delisting di Atlantia: la Fondazione ha aderito all'Opa per l'intera quota in portafoglio, pari al 4,54% del capitale, con reinvestimento del 3% nella holding Schemaquarantadue e monetizzazione della restante parte.

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