FINANZA & POTERI

Cr Alessandria, siluro a Palenzona. Bocciato il suo candidato nel cda

Il nome indicato era quello del ceo della società di logistica BCube di cui, guarda caso, "Furbizio" è presidente. L'imbarazzo del numero uno della fondazione Mariano (palenzoniano di ferro). Dietro il colpo di scena gli strascichi della battaglia per la guida della Crt

Colpo di scena alla Fondazione Cr Alessandria. E sotto la cintura a Fabrizio Palenzona. A scuotere le ovattate stanze del Palazzo del Governatore, storica sede della cassaforte mandrogna, non è soltanto una bocciatura senza precedenti del nome portato in consiglio generale dal presidente Luciano Mariano per la surroga del suo vice Cesare Rossini che ha terminato il mandato. Ad accentuare il clamore dell’astensione di sei consiglieri, il voto contrario di uno e solo tre a favore, c’è il nome del “bocciato”: si tratta di Luigi Bonzano, amministratore del gruppo della logistica BCube di Casale Monferrato che, aspetto non certo irrilevante, ha da un anno come presidente proprio Palenzona.

Un segnale pesante e da un fronte a dir poco largo quello che pare proprio essere indirizzato al neopresidente della Fondazione Crt. Nessuno, in questi ambienti soprattutto può scandalizzarsi più di tanto e tantomeno ostentare improbabili verginità, tuttavia la coincidenza tra la chiamata di Palenzona al vertice del gruppo casalese e quella dell’amministratore delegato dello stesso gruppo alla vicepresidenza della fondazione che da anni e anni è più del giardino di casa di Furbizio, qualche domanda e qualche risposta la suscita certamente. C’è chi rispolvera una vecchia pubblicità della tivù in bianco e nero che diceva “se tu dai una cosa a me, io poi do una cosa a te”. Malignità? Forse, di sicuro le circostanze non aiutano a fugarle.

Negli ambienti del potere politico quella candidatura è stata letta come una forzatura e, non di meno, come l’ostentazione possente e potente di Big Fabrizio che ancora una volta si staglia con tutta la sua mole, non solo fisica. Di fronte a uno smacco tanto imprevisto quanto bruciante, al presidente Mariano (un palenzoniano di ferro) non è rimasto che incassare la sconfitta, senza tuttavia rinunciare come ha spiegato in alcune dichiarazioni a “verificare la procedura,  senza escludere la richiesta di un parere al Mef”.

Dal Palazzo del Governatore, trapela anche più di una sensazione che rimanda ancora una volta alla battaglia ingaggiata e poi vinta da Palenzona per la guida dell'ente di via XX Settembre, agli strascichi e ai risentimenti che si è lasciata dietro. Insomma, per capire la ragione di quanto successo oggi ad Alessandria, più d’uno suggerisce di guardare a Torino e pure anche a qualche altro territorio del Piemonte dove la politica ha incrociato e incrocia la finanza.

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