STORIA & ATTUALITÀ

Una moschea per salvare Villa Nigra

Doveva diventare la sede di una scuola di specializzazione per diplomatici, ma il progetto è tornato nel cassetto insieme ai sogni di chi era convinto che il recupero della  villa di Costantino Nigra, abbandonata e ormai fatiscente, fosse finito nell’elenco delle opere del Pnrr del Comune di Castelnuovo Nigra, in Canavese. Nulla e soprattutto nessun interesse né di enti pubblici né di privati per la casa natale di uno dei protagonisti del Risorgimento italiano. E allora l’ex primo cittadino del comune che porta il nome,Matteo Sergio Bracco, ha deciso di scrivere ai presidenti del Consiglio, Giorgia Meloni, e della Repubblica, Sergio Mattarella, proponendo, provocatoriamente, di cedere Villa Nigra allo sceicco del Dubai. 

«Nonostante tutti gli sforzi per sollevare l’attenzione sulla figura di Costantino Nigra, nulla viene stanziato per tentare il recupero della villa natale – scrive Bracco –. Questa operazione non compare tra quelle finanziate dal Pnrr pur essendo presente fin dal 2006 un progetto di recupero, a firma dello Studio Boglietti con sede in La Morra (Cuneo), a cui affiancare il riuso con l’inserimento di una prestigiosa scuola di specializzazione per diplomatici che porterebbe flussi di turismo prestigioso nel nostro territorio. Dunque, l’autore della minuta del Trattato di Plombieres, che ha dato il là al progetto dell’Unità d’Italia (e Cavour gliene riconosce il merito attraverso una lettera conservata nell’Archivio Storico di Torino che riporta: ”Lei è più abile e preparato di me…”) viene abbandonato nell’oblìo più profondo».Continua Bracco: «Ebbene, nel 2027 ricorderemo il 50° dell’uccisione di Fulvio Croce (pronipote di Nigra) ad opera delle Br mentre nel 2028 cadrà il bicentenario della nascita di Costantino Nigra, a cui seguirà nel 2031 il bicentenario della morte di Gian Bernardo De-Rossi, maggior studioso al mondo di lingue orientali e prozio di Nigra. Una soluzione potrebbe essere la cessione in comodato d’uso per 60 anni dell’immobile e indirettamente un contatto con chi potrebbe avere interesse al recupero e restauro del castello e di Villa Nigra lo avrei trovato: si tratta dello sceicco del Dubai, Mohammed bin Rashid Al Maktoum, il quale potrebbe realizzarvi la più elevata Moschea d’Europa, lasciando  in uso all’Amministrazione comunale un paio di locali da destinare a sede del biennale Premio Nigra e area museale. Voglio comunque credere che questa mia provocazione possa permettere di raggiungere l’obiettivo che invece ci si era posti affiancando il progetto iniziale del 2006 e portando il territorio della Valle Sacra all’attenzione che merita».

 

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