PALAZZI ROMANI

Annunziata, "ce ne faremo una ragione".  Mollata la Rai si candida alle europee

"Io sono faziosa": lei stessa lo aveva rivendicato in tv. Ora il Pd pare le abbia offerto di guidare la lista del partito: scranno sicuro a Bruxelles. E la "nemica" Montaruli confessa: "Abbiamo sopportato per anni critiche pesantissime e pure gli insulti"

Lucia Annunziata ha lasciato la Rai, dove per tanti anni ha espresso le proprie idee liberamente. Da lei abbiamo sopportato critiche pesantissime, spesso al di là di quanto può permettersi un giornalista che lavora per il servizio pubblico e, recentemente, anche una imprecazione contro un ministro del governo Meloni” (ad Eugenia Roccella). Nel giorno in cui prendono corpo le indiscrezioni che vogliono la giornalista ed ex presidente dell’azienda di viale Mazzini prossima candidata alle europee per il Pd di Elly Schlein, tocca ad Augusta Montaruli il compito di lenire lo scoramento della sinistra nostrana, così tanto afflitta dalla perdita. La parlamentare di Fratelli d’Italia, che è anche vicepresidente della Commissione di Vigilanza Rai, ricorda come l’indiscutibile imparzialità e la travolgente empatia della Annunziata (si fa ironia, ovviamente) abbia spesso preso di mira il centrodestra: “Ma la Rai è, per definizione, plurale e, per questo motivo, era stata confermata dai vertici dell’azienda anche per la prossima stagione. Non ha voluto restare, pazienza ce ne faremo una ragione”. Insomma, per parafrasare Togliatti su Vittorini se n’è ghiuta e soli ci ha lasciato.

Montaruli ancora recentemente aveva ricordato come la stessa giornalista, in una puntata di Mezz’ora del 23 aprile scorso su Rai 3, avesse ammesso: “Io sono faziosa. Lo sono apertamente. Sono faziosa ma apertamente”. Tanto bastò a scatenare l’ira della fumantina deputata torinese: “Chiederemo conto nelle audizioni già programmate in commissione”, aveva promesso. “Il collegamento infelice tra 25 Aprile e le modalità con cui il governo sta trattando l’immigrazione – spiegò ancora – sono solo l’ultimo attacco di una faziosità palese e offensiva nella tv pubblica, di cui Lucia Annunziata si sta rendendo protagonista. La Rai non può essere la clava ideologica verso il governo dando una visione distorta del suo operato. L’atteggiamento assunto in trasmissione, non per la prima volta, è una violazione del pluralismo”. Ora la novella partigiana prepara l’esilio. Non a Ventotene ma a Bruxelles.

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