POLITICA & SANITÀ

Ospedale, Abonante all'angolo.
Il Tar "boccia" la sua proposta 

Dopo la sentenza che dà il via libera al centro logistico, crolla la scelta del sindaco di Alessandria sulla sede del futuro nosocomio. Per Palazzo Rosso una via d'uscita (forse) con l'aiuto di Forza Italia. Ma la Lega contrattacca: "Avevamo ragione noi"

“Perdere un’occasione di questo tipo sarebbe pura follia”. Esattamente un mese fa, Giorgio Abonante, sindaco dem di Alessandria sosteneva così coram populo, ma anche in una lettera al governatore Alberto Cirio, la bontà della sua scelta in contrasto con quella della Regione Piemonte di costruire il nuovo ospedale nell’area nota come Pam, dal nome del gruppo proprietario del terreno su cui vuole costruire una piattaforma logistica per supermercati.

“Presenta le migliori caratteristiche fisiche e geomorfologiche, minor impatto ambientale, minori costi di attivazione sia per interventi infrastrutturali sia per adempimento normativi”, aggiungeva il sindaco dopo aver bocciato l’indicazione della zona Borsalino da parte dell’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi, con inevitabile allungamento dei tempi e il rischio sempre più concreto per la città di non vedere realizzato nei tempi sperati il futuro ospedale. Ma proprio sugli adempimenti normativi, che Abonante cita come punti a favore della sua ipotesi, il sindaco è scivolato, finendo all’angolo con forse la sola prospettiva di un’uscita senza troppe ammaccature da una situazione in cui lui e la maggioranza si sono infilati ben sapendo cosa sarebbe potuto accadere. E che, in effetti, è accaduto.

Pochi giorni fa il Tar ha respinto il ricorso di un gruppo di cittadini contro la costruzione della piattaforma logistica, approvata dalla precedente giunta comunale di centrodestra il cui atto venne sospeso con un provvedimento dell’appena eletto Abonante e che sarà dichiarato illegittimo dagli stessi giudici amministrativi. Dunque la giunta di centrosinistra avrebbe voluto costruire l’ospedale dove, invece, lo stesso Tar ha stabilito che la proprietà possa realizzare il progetto commerciale sulla cui contrarietà il Pd ha fondato gran parte della sua campagna elettorale per le ultime comunali. 

“Non posso dire che sono contento, perché è una vicenda che da un lato ha generato false aspettative in cittadini strumentalizzati, dall'altro ha creato un danno oggettivo ad un serio gruppo imprenditoriale intenzionato ad investire su Alessandria”, il commento alla sentenza dell’ex sindaco, il leghista Gianfranco Cuttica che, ancora osserva: “Certamente però posso dire che la posizione tenuta dall'Amministrazione che ho avuto l'onore di guidare si è dimostrata corretta. Altri sono stati tentati da atteggiamenti tendenti alla cialtroneria, e rischiano di doverne rispondere”. 

Sempre dalla Lega, in questo caso da Icardi, un paio di settimane fa e dunque prima del pronunciamento del Tar era arrivata la conferma netta della linea della Regione: “L'unica area possibile è quella del Borsalino, né l'aeroporto né tantomeno Pam sono tenute in considerazione”. Di rinforzo il segretario regionale del partito, Riccardo Molinari: “Se la Regione ha individuato un sito che per una serie di motivi concreti è ritenuto il migliore, credo non serva discutere ancora, ma procedere”.

Invece le discussioni su dove costruire il nuovo ospedale vanno avanti ormai da più di un anno, prima con l’indicazione regionale dell’area dell’aeroporto, poi accantonata per questioni di esondabilità, poi con l’affacciarsi più o meno apertamente di soluzioni che vedrebbero la futura struttura sanitaria al di fuori della città e, ancora, con l’ultima controproposta del sindaco fatta a dispetto di quella spada di Damocle del giudizio del Tar che, effettivamente, gli ha poi dato torto.

Ora a Palazzo Rosso la questione rischia di diventare ancora più difficile da maneggiare, considerando anche alcune sfumature di visione e strategia che ci sarebbero all’interno dello stesso Pd. Per Abonante pare prospettarsi, come si diceva, una via d’uscita con una proposta da fare alla Regione di tre possibili siti per la costruzione dell’ospedale, anche se due di essi sono di fatto già depennati da Icardi, l’aeroporto e l’area Pam, restando di fatto sul tavolo solo quello indicato dall’assessore nell’area Borsalino. Un accenno di aiuto parrebbe arrivare da Forza Italia disponibile ad avallare questa mossa del sindaco, “per arrivare al più presto a stabilire dove costruire e partire con l’iter”, spiega il capogruppo azzurro Davide Buzzi Langhi con un avviso: “sempre che il sindaco non tenti ancora di deviare dalla linea della Regione”. Atteggiamento quello forzista guardato con sospetto dalla Lega che, invece, non intende fare sconti al primo cittadino e alla sua maggioranza dopo la batosta del Tar che ha messo all’angolo Abonante. 

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