OPERE & OMISSIONI

Al grattacielo suona ancora l'allarme

Quello del Pd che denuncia tutte le falle dell'opera e pure quello del palazzo che ieri è andato avanti per ore dopo un test di routine. Intanto si dimettono il rup e un rappresentante della commissione collaudo. Valle (Pd): "A rischio la sicurezza di chi ci lavora"

Il Pd lancia l’allarme sul grattacielo della Regione. Un allarme che ieri è scattato davvero senza più fermarsi, racconta il vicepresidente del Consiglio regionale Daniele Valle. Durante una prova antincendio sostanzialmente fallita, gli ascensori del grattacielo sono rimasti bloccati e non c’è stato modo di fermare la sirena, paralizzando il lavoro degli uffici che “hanno perso la giornata”.

“È per questo che non abbiamo partecipato all’inaugurazione dello scorso ottobre”, rivendica Valle in polemica silente col sindaco di Torino Stefano Lo Russo che invece fece presenza. Per carità, la torre sta in piedi, ma i dem hanno “seri dubbi sulla sicurezza di chi lavora lì dentro, una sicurezza che ci chiediamo se non sia stata sacrificata alle esigenze comunicative della giunta, dalla fretta del presidente Alberto Cirio” di intestarsi la fine di un’opera che ha impegnato due decenni.

Sono tanti i disservizi contestati dal Pd: mancano le rastrelliere per le bici, restano ostacoli per i disabili, la sicurezza all’ingresso del palazzo lavora in una serra a 35 gradi. I radicali, i più attivi nel denunciare, sin dall’inizio, tutte le storture dell’opera, sollevano il problema delle bonifiche e di chi le dovrà pagare. Il passato però rischia di vedere le responsabilità diluirsi nelle giunte di diverso colore che si sono alternate alla guida della Regione. Forse è per questo che Valle si concentra sul futuro: “Nel frattempo si è dimesso il Rup (Responsabile unico del procedimento), l’ingegner Anna Maria Facipieri” (che durante l’inaugurazione pubblica di ottobre 2022 l’assessore al Bilancio Andrea Tronzano ringraziò pubblicamente, mettendola tra coloro che “hanno dato la necessaria accelerazione al progetto”). A questo addio si aggiungono “le dimissioni del collaudatore Natale Comito. Con i lavori chiusi il 29 luglio 2022, il certificato di collaudo deve arrivare entro un anno”, prosegue Valle, “ma Tronzano durante il question time ha parlato di settembre 2023”. L’addio dei tecnici pone problemi decisamente più seri, visto che Valle dice di essere venuto a sapere che “i tentativi di sostituirli sono andati a vuoto”.

C’è poi la polemica della Cgil Funzione pubblica che si è lamentata dei turni notturni per i lavoratori delle pulizie: “Siamo a conoscenza di questo comunicato, pensiamo che rientri in questo quadro di incertezza” sulla situazione del grattacielo conclude Valle.

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