SUSSIDI

Meloni card a 9mila torinesi

"Dedicata a te", ma solo a famiglie di almeno tre componenti e con un Isee fino a un massimo di 15mila euro e che non godono di altre integrazioni da parte dello Stato. Riceveranno 382,50 euro, praticamente un caffè al giorno. Ma attenzione a cosa comprare

Sono circa 9.300 le famiglie che a Torino riceveranno “Dedicata a te”, la social card da 382,50 euro una tantum, circa 76 euro al mese, destinata alla spesa per i generi alimentari di prima necessità rivolta ai cittadini più in difficoltà e con Isee fino a 15mila euro. Praticamente un caffè al giorno, oppure un’unica spesa al supermercato di medie proporzioni. Inoltre, non è una misura cumulabile con altre e sono state esclusi nuclei con solo due persone e i single.

Gli elenchi dei beneficiari sono stati predisposti dall’Inps sulla base dei criteri definiti dal Decreto del ministero dell’Agricoltura e dal Mef e in questi giorni i Comuni stanno ricevendo i nominativi e predisponendo l’invio delle lettere di notifica. Per andare incontro alle esigenze dei beneficiari, la Città di Torino metterà a disposizione, oltre alla comunicazione via lettera, anche la possibilità di verifica digitale. Da oggi, dunque, accedendo con lo Spid al portale Torino Facile, si potrà controllare se il proprio nucleo rientra tra gli aventi diritto consultando la pagina dedicata. Il contributo potrà essere speso entro il 31 dicembre e per attivare la card sarà necessario effettuare un primo pagamento entro il 15 settembre.

A chi è destinata la carta sociale – L’iniziativa coinvolgerà circa un milione e 300mila famiglie “che hanno maggiori difficoltà nell’acquisto dei generi alimentari di prima necessità”, ha dichiarato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni aggiungendo che per il sussidio sono stati stanziati circa 500 milioni di euro. La tessera non è prevista per tutti gli individui in difficoltà, ma è destinata solo alle famiglie di almeno tre componenti e con un Isee fino a un massimo di 15.000 euro e che non godono di altre integrazioni da parte dello Stato. Sono pertanto esclusi i titolari di Reddito di cittadinanza, del Reddito di inclusione o qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà. Tutti i cittadini che percepiscono l’Indennità mensile di Disoccupazione per i collaboratori (Dis-Coll), l’Indennità di mobilità, Fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito, Cassa Integrazione (Cig) o qualsiasi differente forma di integrazione salariale o di sostegno nel caso di disoccupazione involontaria, erogata dallo Stato.

Cosa acquistare con la social card – La misura, volta a contrastare il “caro-carrello”, permetterà alle famiglie destinatarie della misura di acquistare generi alimentari. Non tutti, però, sono considerati di prima necessità. Sì a carne, pesce, frutta e verdura. Ma restano esclusi tutti i prodotti surgelati. Anche la marmellata, per esempio, non è considerata un genere alimentare di prima necessità, al suo posto però sarà possibile scegliere di acquistare del miele naturale. Stesso discorso per l’aceto balsamico, escluso dalla lista della spesa, ma che potrà essere sostituito dall’aceto di vino.

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