TRAVAGLI DEMOCRATICI

Regionali, nel Pd s'invoca Schlein

La partita è difficile, quasi disperata. Per renderla impossibile la sinistra interna vuole chiedere consigli alla segretaria. Una garanzia visto come sta gestendo partito, alleanze e opposizione. Tanto che per risolvere la grana De Luca ha un'ideona: candidare il figlio

Il convitato era lì, non di pietra ma in carne e ossa, nel salotto di via Coppino, quartier generale del Pd piemontese, durante la direzione regionale di ieri, dopo il primo rendez-vous tra gli alleati in vista delle elezioni del prossimo anno. Pochi eletti, una quindicina in tutto più quaranta collegati da remoto, hanno ascoltato con pazienza la relazione del segretario Mimmo Rossi, che ha delineato la sua road map. Il convitato, alias Daniele Valle, è l’unico che finora ha manifestato più o meno formalmente la disponibilità a candidarsi come anti Cirio: intorno a lui si delineano strategie e ordiscono congiure, senza che il suo nome venga mai pronunciato. La maggioranza del partito è con lui, così come la quasi totalità del gruppo regionale (l’unica a tenere ancora un po’ le distanze è Monica Canalis) ma per l’incoronazione ci vuole tempo e non mancano manovre diversive.

Per Rossi ottobre è il mese entro cui il centrosinistra dovrà avere un candidato e se sarà più di uno, che si tratti di civici o politici, saranno le primarie a sciogliere il nodo. Motivo per cui il segretario ha iniziato a mettere attorno a un tavolo partite e liste di un centrosinistra al momento con più sigle che elettori. Da Più Europa (che ha già iniziato a martellare col refrain delle primarie a tutti i costi) a Sinistra italiana, dai Verdi a Demos, da Volt ai civici della lista Monviso e Torino Domani. Tante sigle pochi voti. Il Terzo polo per ora resta fuori puntando tutto sulle Europee: farà all’ultimo un accordo con uno dei due candidati presidente (a oggi è più probabile Alberto Cirio), ma senza presentare il proprio simbolo. Insomma, si scioglierà in qualche lista civica senza lasciar traccia di sé. Anzi più probabile che, qualunque decisione prendano i leader nazionali, il gruppo dirigente locale si divida tra chi andrà a sinistra e chi a destra. La vera scommessa per il Pd, oggi, è un accordo con il Movimento 5 stelle: qualche abboccamento c’è stato ma fino al prossimo autunno (e forse oltre) non sarà niente di serio.

È in questo scenario che dalla sinistra dem, con la vicepresidente del Senato Anna Rossomando, è arrivata la (timida) richiesta di un maggior coinvolgimento della segreteria nazionale con relativa dilazione sui tempi. Insomma, passare la palla a Elly Schlein. La stessa che finora, va detto, non ha brillato nel dare una linea politica solida al Pd, ha perso tutte o quasi le elezioni – amministrative e regionali – ed è alle prese con un partito in subbuglio con riformisti e cattolici che minacciano di andarsene. Il governatore della Campania Vincenzo De Luca la canzona sui social e addirittura le si attribuisce l’intenzione di placare lo sceriffo di Salerno promettendogli la candidatura in Campania, per le prossime regionali, del figlio.

A fare un riassunto, senza troppi filtri, della situazione è stato Michele Paolino, ex capogruppo dem in Sala Rossa oggi nel cda di Gtt, quando l’orologio segnava ormai la mezzanotte: “Un candidato oggi c’è, se non ce ne sono altri è inutile andare a cercarne tanto per mettere in difficoltà l’unico che ha fatto un passo avanti” è stato il succo del suo intervento. Un riferimento neanche troppo velato a quanto accaduto nel 2021 quando, attraverso un “comportamento criminale” (ha detto proprio così e qualcuno si è arrabbiato!) pur di azzoppare Stefano Lo Russo, la sinistra del partito tirava fuori un nome al giorno, toccando vette di masochismo fino a quel momento inesplorate, come quando si è sentita dire dall’ex calciatore Claudio Marchisio – uno dei tanti tirati in ballo, assieme al chirurgo Mauro Salizzoni – che non era disponibile anche perché non aveva le competenze per guidare una città ma conosceva bene l’arte di buttare la palla in tribuna. Che quello schema si stia per ripetere?

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