POLEMICHE

"Un pensiero a Carlo Giuliani", bufera social su Gribaudo (Pd)

Davvero è diventato questo il partito di Schlein? A rincorrere la memoria di antagonisti elevati agli altari della politica? Così sembra leggendo il post della vicepresidente dem. E che dire del sindaco di Pesaro Ricci? Ma la rete pare non condividere

Sul fatto che un mondo migliore “sia ancora necessario” è impossibile non essere d'accordo. Che quel mondo migliore passi per l’immagine di un giovane che scaglia un estintore contro altri giovani, loro in divisa lui col passamontagna, probabilmente lo crede solo la vicepresidente del Pd Chiara Gribaudo e (sperabilmente) pochi altri. Magari la stessa Elly Schlein di cui la deputata cuneese è tra i fedelissimi e interprete del pensiero. Di sicuro la pensa allo stesso modo il sindaco di Pesaro Matteo Ricci, per il quale Carlo Giuliani “vive per sempre” e oggi lo celebra, a 22 anni dalla morte, proprio come la compagna di partito.

Giuliani è morto e nessuno mai può gioire della scomparsa, anche del peggior criminale (e tale il ragazzo del G8 di Genova, non era), ma da qui a celebrare chi imbracciando quell’arma impropria sapeva (voleva?) di poter uccidere e per questo è stato colpito dal proiettile di un’altra arma, legittima, impugnata da un altro giovane spaventato a morte, ce ne passa. Anzi si passa il limite. Quello della pietà, nessuno può porlo, ma l’elevazione agli altari laici di chi usa il terrore e la violenza per sostenere le sue idee è qualcosa che tocca le coscienze, calpesta la verità e, ventidue anni dopo, riapre ferite di cui il dibattito politico e sociale non ha bisogno.

Certo la “commemorazione” da parte dei più alti vertici del Pd non può passare sotto silenzio, tantomeno indenne da critica. Uscire di casa a vent’anni è quasi un obbligo, quasi un dovere. Cita Piazza Alimonda di Francesco Guccini, la Gribaudo per il suo “pensiero a Carlo Giuliani”. Più che prevedibili le reazioni, durissime. “In quale paese europeo i sindaci inneggiano a un personaggio che ha scagliato un estintore contro i carabinieri?”, chiede il giornalista Giorgio La Porta su facebook in merito alla frase di Ricci. Ed è un coro di indignazione quello delle associazioni dell’Arma, ma anche si semplici cittadini, contro la commemorazione di Giuliani da parte della vicepresidente del Pd. Il linguaggio dei social impone sintesi, la politica si adegua fin troppo volentieri, ma se proprio in quel “ricordo” Gribaudo, così come Ricci, sapeva di non trovare posto per ricordare la verità e, pure, quell’altro dramma di chi è sopravvissuto all’estintore, ma non a una vita rovinata, beh forse era meglio non scrivere nulla.

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