POLITICA & SANITÀ

Ospedale Ivrea, ribaltato lo studio. Montefibre sorpassa al casello

Alla vigilia del sit-in dei sindaci pro-Pavone, Icardi presenta la valutazione riveduta in tempi record da Ires. Il sito "bocciato" viene promosso e supera quello di zona Ribes. A fare la differenza l'apertura dell'uscita autostradale. Venerdì i Comuni dovranno votare

Abracadabra. Appare un casello, scompare un dossier, ne spunta uno nuovo, l’ospedale si doveva fare lì e invece adesso è meglio farlo là, oplà. C’è da far ribollir d’invidia l’ineguagliabile Silvan, di fronte a quel che con rapidità d’un mescolar di carte da giocatore da saloon è successo attorno alla scelta del luogo dove costruire il nuovo ospedale di Ivrea.

Appena poche ore fa abbiamo dato conto della protesta organizzata per domani a Palazzo Lascaris da decine di sindaci, contro il cambio di rotta da parte dell’assessore alla Sanità Luigi Icardi con la decisione (congelata una settimana fa) di scegliere il sito Montefibre di Ivrea scartando quello Ribes, vicino a Pavone, nonostante lo studio dell’Ires avesse assegnato maggiore punteggio a quest’ultimo. Ma ecco che mentre i sindaci di parte del Canavese e dell’Eporediese insieme ad una rappresentanza della Valchiusella, sono già pronti a partire per Torino, dall’assessorato alla Sanità esce una nota in cui si comunica che è stato inviato alla Conferenza dei sindaci dell'Asl To4 lo studio tecnico sulla valutazione dei siti, “aggiornato sulla base dei nuovi elementi di giudizio analizzati dal gruppo di lavoro nella riunione di giovedì scorso”. Nella nota si aggiunge che “la Conferenza dei sindaci è stata così invitata a esprimere il proprio parere, in tempo utile per la prossima riunione della Giunta regionale, in programma lunedì prossimo 31 luglio, in modo da acquisire un ulteriore elemento di valutazione, nel rispetto dei tempi concordati”.

E cosa dice, in sintesi, lo studio aggiornato con una rapidità a dir poco sorprendente? Che il sito fino a ieri secondo diventa primo e, anzi, supera quello Ribes di quattro punti. A far cambiare la valutazione e, quindi, la classifica è quella che dall’assessorato spiegano come la certezza della realizzazione dell’uscita autostradale avuta in colloqui romani dall’assessore ai Trasporti Marco Gabusi, ovviamente subordinata alla costruzione del nuovo nosocomio. Le stesse fonti rassicurano anche sulle coperture finanziarie per l’apertura del casello.

Musica per le orecchie del sindaco di Ivrea, Matteo Chiantatore, a capo di una coalizione giallorossa, ma anche per lo stesso Pd che dai banchi del consiglio regionale con il canavesano Alberto Avetta non fa mistero di appoggiare la scelta (rivista) di Icardi. Il quale viene, invece, accusato dai sindaci sulle barricate di aver tradito l’impegno a rispettare l’esito dello studio. Quello vecchio, ormai. Già, perché la mossa che ha portato in meno di una settimana a rivedere le valutazioni inserendo il casello (il nodo era la facilità di collegamento con l’autostrada), è un po’ rincorsa e un po’ sgambetto alla vigilia del sit in Consiglio regionale. Non l’unica, questa mossa: dall’assessorato il nuovo studio è stato inviato al presidente della Conferenza dei sindaci, ovvero a Chiantatore che a quanto risulta avrebbe già fissato per venerdì prossimo discussione e votazione.

Lì si conteranno i favorevoli a questo o a quel sito e se non si troverà una quadra c’è già chi, nel quartier generale della sanità piemontese è pronto a calare sul tavolo un’altra carta: nel caso in cui la questione non si risolva e si vada verso un muro contro muro, con i tempi che stringono per inviare la documentazione all’Inail per il finanziamento dell’opera, si potrebbe pensare a un ammodernamento dell’attuale ospedale, rinunciando a quello nuovo. Uno spauracchio, senza dubbio, ma che potrebbe avere un fondamento di verità. Il tutto mentre nella maggioranza non si nasconde il disappunto per l’atteggiamento del consigliere ex leghista ora di Forza Italia Mauro Fava schierato con i sindaci che sostengono il sito di Pavone. E che in queste ore, alla vigilia della manifestazione, stanno disperatamente cercando lo studio aggiornato con una rapidità mai vista.