FIANCO DESTR

Meloni, da buone sorelle d'Italia: Giorgia a Chigi, Arianna al partito

Tutto in famiglia. Dividono vacanze e politica. La statista di Colle Oppio stringe ancor più la morsa su via della Scrofa. E alla Presidenza del Consiglio con la prossima uscita di Sechi la comunicazione passerà al fedelissimo Fazzolari. Un Paese governato dal tinello di casa

Un partito di fratelli (d’Italia) ma soprattutto di sorelle e cognati. Arianna Meloni, sorella maggiore della presidente del Consiglio, è la nuova responsabile della segreteria politica di Fratelli d'Italia. Il ruolo, come si legge sul sito del partito di Giorgia Meloni, è abbinato a quello di responsabile del dipartimento adesioni. Viene specificato che “prossimamente verranno istituiti nuovi dipartimenti aggiuntivi e verranno strutturati i dipartimenti sopra elencati con viceresponsabili e dirigenti”. Di fatto si tratta di “una ufficializzazione di un ruolo che Arianna stava già svolgendo da tempo a via della Scrofa – spiega Giovanni Donzelli, responsabile organizzazione e numero due del partito –. In Fdi non era mai stato ufficializzato, è il ruolo che in An ricopriva Donato Lamorte”. Riguardo poi al dipartimento adesioni, Donzelli sottolinea: “Il ruolo nuovo di Arianna è il tesseramento, un ruolo importante e pesante”.

Il dato politico è inequivocabile. Meloni rinserra ancor più i ranghi, circondandosi in via della Scrofa come a Palazzo Chigi, di persone di sua stretta fiducia, addirittura di parenti. Quanti si aspettavano che, con un consenso stabilmente assestato attorno al 29% e una posizione di leadership nel centrodestra, la Capa allargasse il perimetro del partito, rimarranno ancora una volta delusi: diffidente e sospettosa qual è, Giorgia, pare per nulla intenzionata a condividere lo scettro del comando, tanto più in vista delle elezioni europee e dell’incalzante contropiede messo in atto dal suo principale alleato, Matteo Salvini.

Anche al governo sono in arrivo novità. Con l’uscita dallo staff, dopo soli sette mesi, di Mario Sechi nel suo ruolo non verrà rimpiazzato: più potere a un suo fedelissimo, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari. Che, viene rimarcato in ambienti di Palazzo Chigi, ha sempre rivestito il ruolo di “ufficiale di raccordo”, ma ora – anche in vista del timing serrato che segna la strada del governo tra manovra, elezioni europee, riforme da portare a termine e Pnrr da mettere a terra – verrà rafforzato. Nessuna nomina formale, viene precisato, solo la “raccomandazione” di seguire da vicino le comunicazioni, evitando che “granelli” si infilino negli ingranaggi di una macchina che, da qui in avanti, deve essere spinta al massimo dei giri.

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