ECONOMIA DOMESTICA

Frena (ma tiene) il mercato immobiliare

In Piemonte 15mila compravendite in tre mesi: -7% sul 2022, +24% rispetto al 2019. In crescita Vercelli (+10%) e Biella (+9,2%). Nell'ultimo anno calo a Torino (-7%). Incidono inflazione, perdita di potere di acquisto e aumento dei tassi di interesse

Il mercato immobiliare in Piemonte frena nei primi tre mesi del 2023. Le compravendite di case registrano una flessione del 7% rispetto al primo trimestre del 2022. Un calo però inferiore alla media nazionale (-8,3%). Dalla elaborazione della Fiaip (Federazione italiana agenti immobiliari professionali) sui dati dell’Agenzia delle Entrate, nei primi tre mesi si sono concluse quasi 15mila compravendite, mentre nello stesso periodo nel 2022 erano poco più di 16mila. “Come era nelle attese, l’inizio del 2023 porta la variazione delle compravendite in campo negativo. Si tratta però di volumi importanti, infatti rappresentano il 23,8% in più dello stesso periodo del 2019, anno che resta metro di paragone per valutare lo stato di salute del mercato”, commenta Marco Pusceddu, presidente regionale della Fiaip.

Nella città di Torino sono state vendute 3.552 abitazioni nei primi tre mesi di quest’anno, il 7% in meno dello stesso periodo del 2022, ma il +12,6% rispetto al primo trimestre 2019. “Torino ha tra i livelli più alti di compravendite”, commenta Claudia Gallipoli, presidente della Fiaip subalpina. Tra i capoluoghi di regione – la città della Mole ha una flessione più contenuta, dopo Palermo (-4,4%) e Genova (-5,5%) al pari di Napoli (-7%). Altre città registrano invece riduzioni più marcate e a doppia cifra come Milano (-22,9%) e Bologna (-23,9). Nel complesso, la Città metropolitana conta 8.033 compravendite in tre mesi, l’8% in meno del primo trimestre 2022, ma il 17,5% in più dello stesso periodo del 2019. Il calo più sentito si è registrato nel fuori porta con -9%.

Tra i capoluoghi di provincia si registrano però numeri positivi per le città di Vercelli (+10%) e di Biella (+9,2%). In campo positivo anche il resto della provincia Biellese (+24,6%) e il Novarese (+0,6%): si tratta di poche centinaia di immobili venduti, ma con un tasso di crescita positivo. Le peggiori oscillazioni sono segnate ad Asti (-28,3) e a Verbania (-20%). Seguono Alessandria (-11,4%), Cuneo (-3,7%) e infine Novara (-2%).

Vi è una costante diminuzione della superficie venduta rispetto al 2022 e all’immediato post-Covid. “L’inflazione e la perdita di potere di acquisto, insieme all’aumento dei tassi di interesse, hanno creato delle difficoltà nell’accedere al credito e ai mutui bancari per una quota di acquirenti. Il mercato regge perché gran parte di chi ha intenzione di comprare casa attinge ai propri risparmi”, spiega Pusceddu.

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