PALAZZI ROMANI

Giramento di Meloni per la tassa. Marina B. nel nome del padre

Bastone e carota verso la premier, quella di cui Berlusconi non si fidava. La mossa sugli extraprofitti delle banche (che colpisce Mediolanum) le è rimasta sul gozzo. Perciò "è presto per dare un giudizio compiuto". Parole di incoraggiamento per Tajani

Fare di necessità virtù. “Sono contenta che il Paese abbia un governo espressione della volontà popolare, non accadeva da 12 anni e vi ricordate chi era allora il premier”. Nel nome del padre, Marina Berlusconi guarda con fiducia all’esecutivo guidato da Giorgia Meloni, anche se avverte: “Sono passati solo 11 mesi, restano ancora 4 anni la legislatura è ancora lunga ed ha tante sfide e problemi da affrontare, è anche presto per dare un giudizio compiuto. Va anche tenuto presente che il governo si è trovato ad affrontare una situazione economica complicata”.

La presidente di Fininvest ha parlato con i giornalisti al termine dell’assemblea di Confindustria, sottolineando come “da imprenditrice” dia “grande valore alla stabilità”. Per questa ragione, al netto degli screzi registrati in occasione del varo della tassa sugli extra-profitti delle banche – che colpisce in misura rilevante uno dei gioielli di famiglia, Mediolanum – dichiara di aver “apprezzato molto l’approccio responsabile del governo” e della presidente del Consiglio “sia per la gestione dei conti pubblici sia in politica estera”. Però quel “è presto per dare un giudizio compiuto” riassume bene che non si tratta di una fiducia cieca, men che meno di una cambiale in bianco verso una leader il cui comportamento in occasione della formazione del governo papà Silvio bollò in modo assai poco lusinghiero: “supponente, prepotente, arrogante, offensivo, ridicolo. Nessuna disponibilità ai cambiamenti, è una con cui non si può andare d’accordo".

Marina è stata piuttosto esplicita: “Ho apprezzato e ritenuto positive molte misure molte mosse del governo Meloni, devo dire che tra queste non c’è la tassa sugli extraprofitti alle banche. Capisco le motivazioni, ma non sono sufficienti a superare le grandi perplessità che ho sia sul metodo che sul merito”. A buon intenditor poche parole. “Intanto non mi piace il termine extraprofitti, lo trovo fuorviante e anche demagogico chi stabilisce quando un profitto è extra e quando normale? Se è extra in che misura lo è?” ha proseguito. “È un provvedimento che si presta a dubbi e critiche, ho visto che sono stati sollevati dubbi di incostituzionalità. Per come è stato approvato rischia di rendere il Paese meno attrattivo per gli investitori esteri. Mi auguro che il Parlamento possa riformulare la norma rendendola più equilibrata”.

La primogenita dell’ex satrapo di Arcore, mentre arma la falange di Forza Italia per la riscrittura del decreto “Asset”, non vede nel suo futuro un impegno diretto né in politica e neppure in Viale dell’Astronomia: “Sono impegnata nelle nostre aziende e amo il mio lavoro, quindi no” ha risposto a chi gli chiedeva se sia interessata a candidarsi al vertice degli industriali. Per Confindustria “vedo un presidente bravo, uomo o donna non importa”, ha spiegato la presidente di Fininvest e del gruppo Mondadori, ma “io sono impegnata nel mio lavoro e peraltro non ho mai seguito molto direttamente la vita di Confindustria, per cui non mi esprimo più di tanto su questo tema”.

A una domanda su Antonio Tajani, ministro degli Esteri, succeduto al babbo (ma non suo successore) alla guida di FI, Marina Berlusconi premette di stimarlo “molto”, confermando il supporto nel compito di traghettatore: “Abbiamo sempre dichiarato che rimarremo vicini al partito. È una questione di amore e di rispetto nei confronti del nostro papà”. “Tajani è una persona di grande esperienza che ha accompagnato mio padre durante tutta la sua vita politica e sta guidando il partito in una fase di transizione con forte senso di responsabilità”.

Infine, non si è sottratta dall’esprimere opinioni sulle principali questioni che agitano il mondo economico. In merito all’ennesimo aumento dei tassi “speriamo che la cura non uccida il malato. È il decimo rialzo consecutivo. Quello che ha fatto fino a oggi la Bce è stato importante per il contenimento dell’inflazione, tanto è vero che tutti i trend la danno in discesa” ha detto. “Bisogna sempre tenere presente, però, che questo tipo di interventi ha un effetto negativo sulla crescita. Noi siamo in un’economia che essendo stata sottoposta a continui shock ha bisogno di stimoli. Mi auguro che sia l’ultimo rialzo”.

In merito alla successione del patrimonio e delle aziende del Cav, “è giusto sottolineare quanto sia bella questa dimostrazione di armonia e dignità all’interno della famiglia e quanto sia bello per il nostro papà, perché ci ha educato a quei sentimenti che sono alla base di questa sintonia e di questa coesione”. Al contrario, anche se si guarda ben dal dirlo, di ciò che è successo in altre schiatte imprenditoriali (tipo gli Agnelli). Silvio Berlusconi “è stato un uomo grande” e, ha aggiunto, “anche un grande papà”.

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