TRAVAGLI DEMOCRATICI

Valle e Gribaudo, truppe in campo

Il dibattito tra la deputata cuneese e Appendino, la direzione regionale, la kermesse del numero due di Palazzo Lascaris. Di qui al 28 ottobre il Pd potrebbe avere il suo anti-Cirio. Intanto si mobilitano gli schieramenti. Primarie sì, primarie no?

Tutto in meno di dieci giorni. Lo showdown parte domani per concludersi il 28 ottobre: un calendario fitto di appuntamenti al termine dei quali il Pd piemontese dovrebbe avere individuato almeno la strada per giungere alla designazione di un candidato per le prossime elezioni regionali. In campo, com’è noto, ci sono Daniele Valle, 40 anni compiuti ieri, vicepresidente di Palazzo Lascaris, e Chiara Gribaudo, 42 anni, deputata e vicepresidente del partito. Uno torinese l’altra cunesse, di Borgo San Dalmazzo. Ed è proprio lei a inaugurare questa dieci giorni con il dibattito che la vedrà domani di fronte a Chiara Appendino al Bunker di Torino, appuntamento clou di Proxima la festa di Sinistra Italiana. Con loro ci sarà anche il padrone di casa Marco Grimaldi, che oggi appare il principale sponsor della candidatura di Gribaudo alla quale ha ceduto anche l’esclusiva su figure retoriche a lui care come “TeleCirio” e che accredita come il trait d’union ideale tra centrosinistra e Movimento 5 stelle. Ma la Chiara grillina, per ora, ha deciso di tenersi fuori dalla mischia e per essere ancor più esplicita ha dato mandato alla coordinatrice piemontese Sarah Disabato di diffondere una nota per far sapere che “quella all’interno del Pd è una dinamica in cui non vogliamo entrare”. Non sarà lei, dunque, a legittimare uno dei due contendenti. Sempre che l'alleanza si faccia.

Il giorno successivo, sabato 21, la stessa Gribaudo sarà protagonista all’Off Topic di un’iniziativa denominata Piemonte Futuro nella quale dibatterà di Sanità, Ambiente e Lavoro con una serie di eletti della sinistra dem e qualche esponente della società civile a partire dal presidente dell’Ordine dei medici Guido Giustetto. Il 27 ottobre sarà invece il giorno in cui il segretario Mimmo Rossi dovrà portare in direzione regionale il regolamento per le primarie, tenendo conto che si tratta di un organismo spaccato esattamente in due, tra area Bonaccini e area Schlein, tra chi sta con Valle (e auspica le primarie) e chi con Gribaudo, che invece punta a una investitura diretta dal Nazareno. Il 28, infine, sarà il giorno della convention di Valle in cui presenterà i punti salienti del suo programma all’Hiroshima.

Sullo scacchiere politico, intanto, iniziano a formarsi gli schieramenti. Il numero due del Consiglio regionale può contare su tutta la componente di Bonaccini e una fitta rete di sindaci e amministratori locali. Al suo fianco c’è il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, buona parte del gruppo dem in Sala Rossa e tutti i colleghi di via Alfieri (al netto della posizione terza del segretario Rossi). Ci sono due ex parlamentari di peso dell’area popolare come Davide Gariglio e Stefano Lepri, e poi l'ex vicepresidente della Sala Rossa Enzo Lavolta, i sindaci di quasi tutta l'area metropolitana del capoluogo – Steven Palmieri di Alpignano, Emanuele Gaito di Grugliasco, Alessandro Sicchiero di Chieri, Elena Piastra di Settimo Torinese, Paolo Cugini di Gassino, Alberto Rostagno di Rivarolo, Sonia Cambursano di Strambino, Mario Mazza di Castellamonte. Discorso a parte vale per Jacopo Suppo, primo cittadino di Condove e vicesindaco metropolitano, che si è sganciato dalla mozione Schlein e ha confermato il suo sostegno a Valle. A presidiare Alessandria c’è, oltre al consigliere regionale Mimmo Ravetti e all'ex senatore Daniele Borioli, l’ex sindaca Rita Rossa, a Novara l’ex assessore regionale Augusto Ferrari, anche lui ex mozione Schlein, a Vercelli l’ultima sindaca del Pd Maura Forte.

Se Valle controlla buona parte di Torino, Gribaudo è forte nella sua Cuneo dove può contare sulla sindaca Patrizia Manassero e su altre figure importanti come il primo cittadino di Saluzzo Mauro Calderoni, che è pure segretario del partito nella Granda, e l’ex sindaca di Bra Bruna Sibille. Anche nel Torinese, però, la deputata annovera qualche avamposto come Moncalieri, quinta città del Piemonte, dove ha ottenuto l’appoggio del primo cittadino Paolo Montagna. Con lei anche l’assessora ai Trasporti di Torino Chiara Foglietta e l’ex europarlamentare Daniele Viotti, che sta coordinando la stesura del programma di una coalizione che ancora non c’è. E poi la vicepresidente del Senato Anna Rossomando e il collega parlamentare ex Articolo 1 Federico Fornaro.

Per quel che riguarda l’accenno di coalizione messa in piedi da Rossi, la sinistra di Nicola Fratoianni è schierata con Gribaudo, la lista civica di Mario Giaccone con Valle. Azione e Italia viva non presenteranno il loro simbolo, si spaccheranno e saranno irrilevanti. Il M5s resta alla finestra. E Alberto Cirio fa campagna elettorale (da quasi cinque anni).

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