POLITICA & SANITÀ

Cordone sanitario (contro il Pd). Sulla salute Cirio gioca d'attacco

Se la sinistra crede di poter sparare sulla Croce Rossa dovrà presto ricredersi. Il governatore sta preparando il contropiede a partire dalle liste d'attesa. Messaggio agli alleati: proponete idee, non pensate solo alle poltrone. E ai Fratelli fischiano le orecchie

Se il centrosinistra pensa di improntare la sua campagna elettorale per le regionali sulla sanità immaginando di poter affondare col piglio del medico legale il bisturi nel ventre dell’avversario, probabilmente, dovrà rivedere la strategia. Questo per un motivo molto semplice e altrettanto da tenere in conto da parte del Pd, in campo largo o meno e indipendentemente da chi alla fine del già lungo travaglio deciderà di contrapporre ad Alberto Cirio. Già, perché proprio il governatore non ha alcuna intenzione di indossare i panni della Croce Rossa su cui permettere di sparare agli avversari. 

L’avviso ai naviganti ancora senza comandante, il ricandidato presidente ha intenzione di inviarlo con i fatti quando la contesa entrerà nel vivo, senza peraltro rinunciare ad aggiungere un ulteriore messaggio stavolta al suo equipaggio, all’interno del quale alcuni segnali evidenti sulla Sanità paiono ad oggi concentrarsi assai più sulle poltrone che non sui temi, meglio ancora sui problemi da risolvere. 

La decisione di impostare la sua campagna elettorale proprio sulla sanità senza alcuna intenzione di giocare in difesa o mandando la palla del core business della politica regionale in tribuna, è più e altro rispetto a una risposta anticipata agli attacchi che sulla materia si sono andati intensificando mese dopo mese da parte dell’opposizione. È, come sta ragionando con i suoi più stretti collaboratori, un messaggio chiaro e forte prima di tutto ai piemontesi, ma anche alla stessa coalizione di centrodestra che Cirio vuole impegnata sul fronte sanitario, senza tuttavia concedere deleghe in bianco, per non dire investiture anticipate. Un ricandidato presidente deciso a giocare da frontman proprio sul terreno che gli avversari ritengono scivoloso per lui, senza dubbio quello di maggior presa sull’elettorato. Lo stesso cui Cirio intende rivolgersi, senza tralasciare l’importante aspetto tattico che sta nel dettare l’agenda della campagna elettorale.

Una strategia cui sta lavorando approntando un dossier il più possibile completo e dettagliato, una sorta di fotografia ad alta risoluzione della sanità piemontese con le sue luci e le sue ombre, senza indulgere come peraltro gli sarebbe facile e fors’anche in parte utile al non indimenticabile album dei ricordi della precedente amministrazione regionale. Mai prima e per ora mai dopo il quinquennio di Sergio Chiamparino, con l’allora assessore Antonio Saitta e direttore regionale Fulvio Moirano, si è assistito a una sollevazione di decine di sindaci e amministratori locali, in maggioranza proprio di centrosinistra, contro quei tagli forse ineludibili, ma che certamente hanno continuato e continuano in parte a produrre i loro effetti negativi. A quanto risulta, Cirio non intende sfogliare vecchi calendari, limitandosi invece a partire proprio dal suo insediamento nel 2019 e da lì, con la lunga e stravolgente emergenza Covid e la sua non facile gestione meno peggio di quella di altre regioni, partire con il propositi e i progetti per completare quel che non si poteva fare in cinque anni e affrontare nuove sfide, dall’edilizia sanitaria alle liste d’attesa.

Un dossier cui il governatore chiama alla realizzazione esperti del settore, ma anche gli alleati politici, ai quali in questi giorni ha rinnovato l’esortazione a fare proposte concrete, insomma a concorrere con il pragmatismo che la situazione sanitarie e le sue prospettive richiedono. Cirio è intenzionato a tenere saldo nelle sue mani il cordone sanitario attorno alla battaglia dem ampiamente annunciata da più di una manifestazione e da crescenti attacchi da parte dei due contendenti alla candidatura, Chiara Gribaudo e Daniele Valle. E se nella stessa maggioranza o con appoggi di parti della stessa non manca chi, rasentando la parodia degli famelici colleghi di Alberto Sordi nel medico della mutua, sembra guardare solo alle poltrone, Cirio lancia un messaggio anche da quelle parti, in particolare a Fratelli d'Italia. Il ruolo (del) primario sulla sanità nella proposta ai piemontesi lo eserciterà lui.

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