VERSO IL 2024

Altro che Sinner e Djokovic:
Atp al veleno tra Pd e M5s

Servizio e risposta tra Lo Russo e l'opposizione grillina: "Ci prendevate in giro" dice Russi e il sindaco lo blocca sui social. Piddini rei di non riconoscere ad Appendino meriti e onori per aver portato l'evento a Torino. Campo largo? Semmai minato

Campo largo? Macché. Non solo è stretto, anzi strettissimo quello in cui gioca il Pd., almeno quanto un campo da tennis. È pure minato da rancori, veleni e ripicche. E così dopo Sinner e Djokovic hanno preso a battersi pure il sindaco Stefano Lo Russo e i 5 Stelle in Consiglio comunale. Una sfida a palle incatenate, quella sulle Atp Finals, che il primo cittadino celebra e l’avversario politico gli rinfaccia. “Quanti anni sono passati da quando vi lanciavate palline da tennis in Consiglio per schernirci? E dal mancato voto a favore della candidatura di Torino?” chiede il capogruppo pentastellato Andrea Russi, sorta di ventriloquo di Chiara Appendino, cui è legato da antica amicizia. Per capire quanto l’ex sindaca sia disposta a trovare un accordo col Pd sulle regionali del 2024 e lasciarsi alle spalle i dissidi con il suo successore basta sentire quello che Russi dice in Sala Rossa o scrive sui social.  

Qualche volta il sindaco gliele serve su un piatto d’argento, altre è lui che forza un po’ il colpo. Fatto sta che la polemica è continua: uno batte, l’altro risponde. Anzi l’ultima volta Lo Russo (o chi per lui) ha addirittura cancellato il post dell’agguerrito consigliere grillino, bloccandolo su facebook. E dimenticando, evidentemente, che se c’è una competizione che i pentastellati porterebbero a casa a mani basse è quella degli “screenshot”. E infatti, non contento, Russi è tornato sull’argomento pubblicando proprio la foto del suo commento e denunciando la permalosità del primo cittadino.

Presupposti non ideali per allargare l’angusto campo da tennis delle Atp Finals e giocare insieme su quello largo delle elezioni regionali contro il centrodestra capitanato da Alberto Cirio. Va detto che la povera Appendino non ha mai potuto godersi appieno il suo principale vanto. Proprio lei che tanto s’era battuta per portare l’evento tennistico a Torino è stata costretta a lasciare a un mese dalla prima edizione della kermesse. E da allora sotto i riflettori e davanti ai flash dei fotografi ci va l’odiato successore, che niente ha fatto per meritarsi questa ribalta. Lei relegata in seconda fila, seppur con l'incarico di vicepresidente della Fit (e quindi oscurata dal numero uno Angelo Binaghi) lo pensa e macera, Russi lo dice e lo scrive. Altro che alleanza.

E poi c’è chi come Luca Cassiani, presidente della finanziaria comunale Fct ed ex consigliere comunale e regionale del Pd, che rinfaccia su facebook “l’oscenità” piazzata in piazza San Carlo dalla giunta pentastellata che aveva organizzato l'edizione 2021 prima di uscire di scena. Due lunghe file di box in lamiera blu con un campetto di tennis in mezzo, mentre ora c’è il Fun Village in piazza d’Armi di fronte al Pala Alpitour. Non solo: ci sono “installazioni in tutto il centro, e poi Casa Tennis con la Bolla geodetica, Casa Gusto, Media Center, il blu carpet degli otto finalisti, festa finale Ogr, iniziative diffuse e anche durante l’anno per i più giovani come Racchette in Classe, i campetti da Tennis in giro durante le iniziative, come ad esempio al Salone del Libro, premi letterari legati all’iniziativa come il Premio Gianni Mura” elenca Saverio Mazza, collaboratore dell’assessore allo Sport Mimmo Carretta, già responsabile dell’Organizzazione del Pd. Perché, come dice Lo Russo “i grandi eventi bisogna anche saperli organizzare”. Peccato che “le Atp Finals le organizzi la Federazione internazionale di tennis e non il Comune” ribatte Russi.

La querelle va avanti. “Nel disperato tentativo di intestarsi meriti non propri senza nel contempo attribuirli a chi spetterebbero veramente, sindaco e assessore girano intorno alla verità con dei salti carpiati da veri campioni della specialità” scrive in un nuovo post Russi, rimproverando i vertici di questa amministrazione per non ricordare a ogni piè spinto che le Atp le ha portate Appendino a Torino. E così ributta la palla nel campo avversario. Che è sempre più stretto.

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