Piemonte, Pd presenta proposta di legge quadro sul terzo settore

Il Pd ha presentato oggi, in una conferenza stampa a Torino, una legge quadro della consigliera regionale Monica Canalis sul terzo settore. Obiettivi, la valorizzazione e il coinvolgimento del privato non profit attraverso la coprogettazione con il pubblico, con premialità per i Comuni che la praticano, e la nascita di una Consulta in cui la Regione si confronti costantemente con i soggetti del settore. Fra i presenti, oltre a Canalis, il capogruppo a Palazzo Lascaris Raffaele Gallo, il segretario regionale Pd Domenico Rossi, il consigliere Alberto Avetta e alcuni parlamentari, anche in collegamento. "Questa legge - ha spiegato Canalis - serve a definire il rapporto fra pubblica amministrazione e terzo settore, passando da una logica di concorrenza o addirittura di subordinazione a una di collaborazione e di integrazione, ma non di supplenza". "Il Piemonte ha già delle leggi sul terzo settore -ha aggiunto - ma occorre un scatto in più per andare avanti, adeguando la normativa regionale a quanto intercorso negli ultimi decenni. Perché il Piemonte, nonostante sia stato apripista nel campo, si trova oggi indietro rispetto ad altre Regioni come Liguria, Toscana ed Emilia Romagna, amministrate dal centrosinistra, ma anche rispetto a Umbria, Lazio e Molise, che hanno una amministrazione di centrodestra". Il testo prevede misure di sostegno del volontariato, norme per le convenzioni e gli accreditamenti, concessione di benefici quali il comodato di beni immobili e mobili di proprietà della Regione. In Piemonte si contano 30mila enti no profit, con quasi 73mila dipendenti e migliaia di volontari: "un patrimonio inestimabile - ha osservato Canalis - che la Regione deve riconoscere".

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