TRAVAGLI DEMOCRATICI

Centrosinistra "nelle sabbie mobili"
Oggi le non-primarie in Piemonte

Nel giorno in cui si sarebbero dovute svolgere le consultazioni Pd e alleati (quali?) non sanno ancora come faranno a trovare lo sfidante di Cirio alle regionali di giugno. Boni (Radicali): "In un sol colpo ci hanno inchiodato e distrutto il percorso della Sardegna"

Oggi, 17 dicembre, si sarebbero dovute celebrare in Piemonte le primarie del centrosinistra in vista delle elezioni regionali della prossima primavera. Una data, quella odierna, individuata un paio di mesi fa dal vertice regionale del Pd per scegliere il nome dello sfidante di Alberto Cirio e non bruciare altro tempo in una competizione che si annuncia piuttosto ostica. “Questa sera avremmo saputo chi tra Daniele Valle, Chiara Gribaudo o altro candidato o candidata avrebbe corso alla guida della coalizione di centrosinistra, Invece siamo immobili, nelle sabbie mobili”, sottolinea Igor Boni, presidente dei Radicali Italiani, una delle tante sigle di una coalizione ancora tutta da costruire.

Con grande scorno di gran parte del gruppo dirigente locale – in primis del segretario regionale Mimmo Rossi, nei fatti esautorato dal suo ruolo – a fine ottobre il Nazareno ha imposto un brusco “fermi tutti”. Erano in corso interlocuzioni con i 5 Stelle e l’esito delle trattative in altre regioni e, soprattutto, in Sardegna avrebbe “inevitabilmente” sbloccato il quadro in Piemonte. Come sappiamo le cose sono andate diversamente da quanto auspicava la Premiata ditta Baruffi&Taruffi, i Pinco e Panco di Elly Schlein nel suo partito delle meraviglie: Davide Baruffi, responsabile degli Enti locali, e Igor Taruffi, capo dell’Organizzazione. Incassata la candidatura per Alessandra Todde nell’isola, spaccato il fronte del centrosinistra (una parte correrà con l’ex governatore Renato Soru), nella parte continentale dell’ex Regno sabaudo si sono perse le tracce di Giuseppe Conte (e Chiara Appendino).

“Dopo lo stop del Pd nazionale che ha distrutto in un sol colpo il percorso della Sardegna e inchiodato il Piemonte – accusa Boni – il tempo passa inesorabile senza nemmeno l’illusione di una soluzione”. Sarà la Befana a portare, con il carbone a Sant’Andrea delle Fratte, qualche idea in grado di superare l’impasse? “Se ne riparlerà forse a gennaio, con meno tempo e meno possibilità”, allarga le braccia l’esponente radicale, assalito da sinistri presagi di un bis di quanto accadde alle comunali di Torino nella primavera 2021: “Due anni fa riuscimmo a scongiurare in extremis il medesimo errore. Oggi il rischio per le regionali è di non avere nemmeno più la coalizione se si continua così”.

print_icon