Detenuto appicca fuoco, tre agenti in ospedale a Cuneo

Tre agenti della Polizia penitenziaria sono rimasti intossicati nel carcere 'Cerialdo' di Cuneo dove un detenuto, di origine maghrebina, ha dato fuoco al materasso nel reparto isolamento. A renderlo noto il sindacato Uilpa. Il detenuto "ha opposto anche resistenza nell'entrare in un'altra cella sferrando calci e pugni. Gli agenti - è la ricostruzione della Uilpa - sono rimasti intossicati e contusi per riportare in sicurezza l'intero reparto e la vita del ristretto che aveva messo in atto il gesto dimostrativo". In ospedale due agenti sono stati sottoposti a terapia con l'ossigeno per alleviare i postumi dell'intossicazione. "Gli eventi critici non sembrano fermarsi, soprattutto nell'istituto a Cuneo - osserva la Uilpa polizia penitenziaria - Ormai lavorare all'interno del sezioni detentive dell'istituto è diventato proibitivo: il numero esorbitante di eventi critici creano malessere e uno stress insostenibile. Sono troppe anche 6 ore in una situazione del genere, perché la qualità del lavoro è insostenibile e respingiamo fermamente la tendenza dell'amministrazione di costringere il personale a svolgere le 8 ore", "Ci aspettavamo interventi concreti da parte del governo per arginare il fenomeno delle aggressioni con strumenti e attrezzature antiaggressione ed invece è arrivato un protocollo operativo di 300 pagine, irrealizzabile perché fornisce una serie di considerazioni che sembrano scritte da chi non è mai entrato in un istituto penitenziario" è la critica del sindacato di polizia penitenziaria.

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