PISTOLA TRICOLORE

Meloni: "Pozzolo sospeso da FdI". E il ferito presenta la denuncia

L'annuncio in conferenza stampa. "Chiunque detenga un'arma ha il dovere legale e morale di custodirla con responsabilità e serietà. E in questo caso non è avvenuto. Non va bene per un italiano qualsiasi, figuriamoci per un parlamentare di FdI". Arriva la querela di Campana

Il deputato pistolero sarà sospeso, in attesa degli sviluppi giudiziari e della contestuale istruttoria interna al partito. “Ho chiesto che Pozzolo sia deferito alla Commissione di garanzia di FdI e che venga sospeso”. Ad annunciare il provvedimento nei confronti del parlamentare piemontese Emanuele Pozzolo, dalla cui pistola la notte di Capodanno è partito il colpo che ha ferito uno dei partecipanti alla festa nel Biellese, è la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel corso della odierna conferenza stampa. “Pozzolo – ha aggiunto la premier più nella sua veste di leader di Fratelli d’Italia – dispone di un porto d’armi per difesa personale, non so perché ma questo va chiesto all’autorità competente. Girava con un’arma a Capodanno, presumo che chi ha il porto d’armi per difesa personale la porti. Il problema è che chiunque detenga un’arma ha il dovere legale e morale di custodirla con responsabilità e serietà. Non conosco la domanda ma quello che è successo racconta in ogni caso che chi ha quell’arma non è stato responsabile. Non va bene per un italiano qualsiasi, figuriamoci per un parlamentare di FdI”.

Sospeso e non espulso, in attesa che le indagini facciano il loro corso. Ma comunque punito per la figuraccia planetaria che ha fatto fare a Meloni e al suo partito, mettendo ancora una volta in evidenza la scarsa “affidabilità” della sua classe politica, del tutto inadeguata a guidare un grande Paese che nei prossimi mesi guiderà il G7. “Sulla classe dirigente del mio partito, c’è sempre qualcuno che non ti aspettavi e fa errori o cose sbagliate. Però non son disposta a fare questa vita se persone intorno a me non sentono la responsabilità. Non sempre accade ma per la responsabilità che abbiamo, e io vivo quella responsabilità, su questo intendo essere rigida”.

Luca Campana, il 31enne che la notte di Capodanno è rimasto ferito da un proiettile esploso dalla pistola di Pozzolo, ha presentato una querela in procura a Biella. Si sono così cristallizzate le condizioni di procedibilità per l’applicazione del reato di lesioni. L’uomo, attraverso il suo avvocato, ha smentito la ricostruzione dell’incidente fatta dal parlamentare: “Non è andata come dice lui, io non ho mai raccolto da terra quell’arma, né l’ho toccata". Versione che poi ha ribadito davanti ai pm. Campana, genero di un agente della scorta del sottosegretario alla Giustiazia Andrea Delmastro, era alla festa familiare, allargata anche ai parenti degli agenti. In tutto una trentina di persone. Il cenone nei locali della Pro Loco di Rosazza era finito, avevano sparecchiato e alcuni se n’erano già andati. Il deputato di FdI Pozzolo aveva atteso la mezzanotte in casa con la famiglia, e alla Pro Loco si è presentato intorno all’una e un quarto. Con sé il mini-revolver da cui è partito un colpo che ha ferito il giovane. “Io sono un semplice operaio e lui è un politico”: così Campana spiega il motivo per il quale solo oggi ha presentato una querela in procura a Biella contro Pozzolo. “Poteva andare molto peggio”, ha detto, sottolineando che “alla festa c’erano dei bambini”.

Oggi per lui un primo giro attorno a casa a Candelo, sempre nel Biellese, dove sta trascorrendo la convalescenza. “Mi devo ancora riprendere dallo choc”, ha spiegato. In giornata intanto è andato col suo avvocato, Marco Romanello, in procura a Biella per presentare querela ed è stato ascoltato dal sostituto procuratore, sottolineando che senza querela i suoi dieci giorni di prognosi non sarebbero bastati a richiedere che le indagini proseguissero. Ci ha pensato qualche giorno prima di procedere con la querela, forse perché si è trovato coinvolto anche in una storia più grande di lui, parla di “giorni difficili”. Davanti alla vicenda del colpo di pistola partito dall’arma dell’onorevole si è anche spaventato. “C’erano i bambini alla festa – ha aggiunto –. C’erano anche i miei figli, ma erano in un’altra stanza”. Mentre parla si aiuta ancora con le stampelle a camminare, ma per la prossima settimana potrebbe avere completamente recuperato tutte le sue funzioni. “Voglio tornare alla vita normale” sottolinea.

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