ENTI LOCALI

Terzo mandato, ma solo ai piccoli

In Consiglio dei ministri la norma che prevede un lustro in più per i sindaci dei Comuni con meno di 15mila abitanti. E nei centri sotto i 5mila tornano i podestà. La proposta per i governatori, invece, è su un binario morto (con gran scorno di Zaia)

Potranno candidarsi per un terzo mandato consecutivo i sindaci dei Comuni compresi tra i 5mila e i 15mila abitanti, dove ora vige il limite di due mandati di fila. Lo prevede una bozza, passibile di variazioni, del decreto legge in materia di elezioni atteso domani in Consiglio dei ministri. Il provvedimento modifica l’articolo 51 del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, eliminando inoltre i limiti (ora di tre mandati consecutivi) per i primi cittadini dei municipi con meno di 5mila abitanti: per loro mandati illimitati che in alcuni casi potrebbe trasformarli in veri e propri podestà. Una norma solo apparentemente marginale se si tiene conto che in Italia sono 5.525 i Comuni sotto i 5mila abitanti (in Piemonte, la regione che ne conta di più, sono 1.045) e rappresentano il 70 percento del totale. In questi piccoli centri abitano quasi 10 milioni di persone, un sesto della popolazione italiana.

A tutt’altro esito sembra invece destinata un’altra proposta che riguarda il terzo mandato, quello dei governatori delle regioni. Il provvedimento presentato da Alberto Stefani, segretario della Liga veneta e presidente della commissione bicamerale per il federalismo fiscale, persona vicinissima al presidente del Veneto Luca Zaia, è su un binario morto. Il testo modifica la legge del 2004 che fissava a due il numero massimo di mandati consecutivi per i presidenti di Regione “al fine di valorizzare il lavoro svolto dai governatori – si legge – e lasciare ai cittadini la possibilità di scegliere liberamente da chi essere rappresentati”. Una proposta invisa a Giorgia Meloni, che sta aspettando solo la fine del mandato di Zaia per prendersi il Veneto e, a quanto pare, anche a settori della stessa Lega (particolarmente vicini a Matteo Salvini).

print_icon