FINANZA & POTERI

Compagnia di viaggio verso Gilli: Ventrella e due "grandi vecchi"

In attesa del successore di Profumo il timone della fondazione passa nelle mani dell'attuale vicepresidente. Con lei i "saggi" Filippi e Quadrio Curzio. Il nuovo comitato di gestione resterà in carica fino all'approvazione del bilancio. E Gros-Pietro "spettatore"

Tutto secondo copione (e ampiamente anticipato dallo Spiffero). Rosanna Ventrella è stata nominata all’unanimità presidente della Compagnia di San Paolo. L’imprenditrice esponente della Cna sostituisce, in base a quanto previsto dallo Statuto della fondazione, Francesco Profumo, che oggi ha formalmente presentato le dimissioni. Lo ha deliberato il Consiglio generale di Corso Vittorio Emanuele, che ha nominato anche Enrico Filippi e Alberto Quadro Curzio, già componenti del consiglio generale, nel comitato di gestione in sostituzione del dimissionario Profumo e di Alessandro Barberis recentemente scomparso. Filippi, storico banchiere del gruppo Crt, assume la carica di vicepresidente. Il comitato di gestione, che resterà in carica fino all’approvazione a fine aprile del bilancio della Compagnia, è composto quindi da Ventrella, Filippi, Carlo Picco, Quadro Curzio e Nicoletta Viziano.

 

“Ben consapevole della natura temporanea di questa responsabilità, accetto quello che considero un onore con l’impegno di guidare questa organizzazione in un periodo di transizione in coerenza con i valori e i principi che ci ispirano e che sono illustrati nel nostro statuto” dichiara Ventrella, pronta a lasciare la poltrona a Marco Gilli, designato dal Comune di Torino, cui per prassi spetta l’indicazione del presidente e che, salvo soprese (improbabili ma non impossibili), entrerà in carica a fine aprile. “È mia volontà assicurare in questa fase la continuità dei nostri obiettivi, essere garante che ogni azione contribuisca al bene comune e lo farò con il mio sguardo di genere” continua Ventrella. “Come presidente mi impegnerò a lavorare in collaborazione con tutti gli enti del territorio, convinta che solo attraverso il dialogo aperto e la cooperazione possiamo affrontare le sfide che ci attendono. Il completamento dei lavori dell’attuale consiliatura e il processo ordinato di formazione degli organi che abbiamo di fronte è premessa fondamentale affinché la Compagnia continui a essere la risorsa cruciale che è sempre stata per il territorio e le persone”.

Ostenta una “distanza istituzionale” dalla partita della successione di Profumo il presidente della banca Intesa Sanpaolo Gian Maria Gros-Pietro: “Per noi è importantissimo il rapporto con i nostri azionisti stabili che sono le fondazioni di origine bancaria e in particolare con la Compagnia di San Paolo che è il nostro primo azionista. Naturalmente nel momento in cui si rinnovano gli organi di vertice noi siamo spettatori ma pronti a collaborare”. In realtà, tutti sanno che l’ultima parola spetti invece a Carlo Messina, il potente ceo che come è già successo qualche mese fa per Cariplo sta seguendo passo dopo passo la tortuosa strada delle designazioni dei vari enti. “Noi siamo spettatori – cerca di convincere, in verità con scarsi risultati, Gros-Pietro – la Compagnia è il nostro primo azionista, le fondazioni di origine bancaria sono i nostri azionisti stabili e devo dire che gli altri azionisti, in particolare gli investitori istituzionali che possiedono più della metà del capitale, sono molto sostenitori del ruolo dei nostri azionisti stabili cioè delle fondazioni di origine bancaria. Quindi il motivo per cui questo rinnovo che avviene nella Compagnia di San Paolo per noi è importante”. Tautologia da arrampicata sugli specchi.

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