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Da rosso a sindacato giallo: la Cgil plaude i grillini e critica Lo Russo

Botta e risposta tra il sindaco di Torino e il segretario Fiom De Palma che lo accusa di non telefonare abbastanza a Elkann. Intanto Appendino e Disabato fanno tappa alla Camera del lavoro di Torino per saldare in Piemonte l’asse romano tra Conte e Landini

C’era una volta la cinghia di trasmissione, poi con l'elettrico dev’essere cambiato qualcosa. Così i pentastellati hanno sostituito, nel cuore della Cgil, il Partito democratico. Dopo la liaison tra il leader Giuseppe Conte e il segretario generale Maurizio Landini, il flirt si allunga fino sulle rive del Po. Prova ne è stata, questa mattina, la gradita (ai compagni) presenza della viceConte Chiara Appendino, accompagnata dalla coordinatrice piemontese Sarah Disabato, al seminario “L’industria non è finita” organizzato alla Camera del lavoro di Torino.

Le due donne di punta dei 5 Stelle in Piemonte hanno voluto così sottolineare la loro vicinanza alla sigla storica del fronte progressista: “Oggi più che mai è il momento per stare al fianco dei sindacati e dei lavoratori nel costruire un Paese più equo e giusto, attento alla questione ambientale e sociale, lontano dalle disuguaglianze”, hanno dichiarato prima di lanciarsi nei non originalissimi strali sul compenso stellare di Carlos Tavares, ceo di Stellantis.

Invece, tra Pd e sindacato le cose vanno a rotoli. Il pretesto è stato l'incontro di mercoledì in Comune su Mirafiori, per la verità senza grosse novità da registrare, a cui ha partecipato anche Stellantis con Davide Mele, il manager dalla qualifica che non finisce mai. La colpa del sindaco, secondo il segretario Fiom Michele De Palma, è di non aver posto il tema del possibile arrivo dei cinesi nello storico stabilimento Fiat: “Era dovere del sindaco chiedere. I sindaci hanno sempre svolto un ruolo, anche con Chiamparino, perché questo sindaco non chiama Elkann?”. De Palma ha anche avvertito della necessità di non moltiplicare i tavoli. “Mi sorprende e mi dispiace che il segretario De Palma consideri l'iniziativa della Città un problema e non un contributo all'individuazione di soluzioni e strumenti per rilanciare il settore dell'automotive e più in generale dell'industria torinese”, gli ha risposto Lo Russo senza perdere l’aplomb, “peraltro proprio a quel tavolo con tutti gli attori presenti si è condivisa l'esigenza di definire una piattaforma di proposte da sottoporre in maniera unitaria al governo e su cui stiamo lavorando”.

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