Asti tra fondazione e banca: comanda il podestà Rasero
13:02 Martedì 27 Febbraio 2024Sei consiglieri su 15 li sceglie lui nella duplice veste di sindaco e presidente della Provincia. Talmente tante nomine che talvolta si confonde e indica la stessa persona in due terne diverse. Tra i prescelti sodali politici, collaboratori e qualche parente di...
Premessa: il sindaco di Asti Maurizio Rasero, indipendente a capo di una coalizione di centrodestra, è anche presidente della Provincia. In base allo statuto della Fondazione Cr Asti il primo inquilino di Palazzo di Città designa tre terne di tre nomi ciascuna per il rinnovo del consiglio d’indirizzo dell’ente; lo stesso potere è attribuito al presidente della Provincia. Rasero, dunque, sceglie 6 consiglieri (su 15) del nuovo parlamentino: di fatto è il kingmaker dei destini non soltanto della Fondazione, ma della Banca di Asti, che la Fondazione controlla indicando 8 consiglieri su 12. È chiaro che, dato il potere politico esercitato, sulle sue designazioni si concentri il massimo dell’attenzione.
Il 20 febbraio il Rasero presidente della Provincia emana un decreto col quale indica tre terne di candidati. Lo stesso giorno il Rasero sindaco di Asti emana equivalente disposizione per designare altre tre terne. Ieri – 26 febbraio – sull’albo pretorio del Comune di Asti viene pubblicata una nuova disposizione del Rasero sindaco, con la quale le terne vengono di nuovo modificate, sulla base di una modifica effettuata tre giorni prima rispetto alle indicazioni originarie. Che pasticcio! Il motivo è presto detto: nel tripudio di nomine a disposizione, il Rasero sindaco e il Rasero presidente della Provincia hanno indicato la stessa persona, nello specifico si tratta di Carmelina Petrizzi, già consigliera d’indirizzo nei passati tre anni. Ma lei, in realtà, non c’era nelle terne che il presidente della Provincia aveva designato il 20 perché era stata inserita in una successiva modifica il 23 febbraio, al posto di Alessandro Binello. A quel punto, però, Petrizzi risultava sia in una terna della Provincia sia in una del Comune ed è stata necessaria un’ultima modifica, quella di ieri, per fare l’ennesima sostituzione, con Francesco Lepore, professore, storico, poeta e giornalista, ma soprattutto l’addetto stampa dell’ultima campagna elettorale di Rasero.
A questo punto la domanda è lecita. Com’è possibile che la stessa persona che effettua le nomine possa prendere una cantonata di questo tipo e metterci una pezza con la scusante che per la medesima carica è stata designata una persona che “costringe” il sindaco a adottare una nuova disposizione, quando nel decreto originario del presidente della Provincia questa (nuova) persona non c’era?
È complesso, ma provate a capire che cos’è successo. Il presidente della Provincia corregge il suo decreto originario e indica un nome che aveva già indicato il sindaco, per cui il sindaco a sua volta è costretto a modificare la sua designazione. Ed è sempre la stessa persona. Qualcuno ha avanzato la congettura (sfrontata!) che il sindaco-presidente abbia fatto (malamente) il gioco delle tre carte. L’ipotesi però è da scartare, in quanto è evidente che la mano destra non sa che cosa fa la mano sinistra e, per il gioco delle tre carte, come noto, occorre possedere una particolare destrezza nel maneggiare il mazzo.
Ma al di là degli errori tecnici, come non notare l’innumerevole quantità di collaboratori, sodali politici, amici e parenti che il sindaco/podestà piazza nella fondazione, assicurandosi anche il controllo della banca. Nelle terne in questione spiccano per esempio Walter Rizzo, eletto con la lista civica del sindaco e in passato consigliere comunale con delega allo Sport. Antonio Petruzzi, anche lui in una terna del Comune, è docente di Diritto Commerciale presso il Dipartimento di Management dell’Università di Torino e, dal febbraio scorso, vicepresidente del Centro Studi Banca Assicurazione e Mercato (Sbam), segue anche la formazione dei sottotenenti alla Scuola di applicazione dell’Esercito, ma soprattutto era candidato nella lista Giovani Astigiani a sostegno di Rasero. Di Lepore, che oltre a essere storico e poeta è stato addetto stampa dell’ultima campagna di Rasero si è già detto. In un’altra terna compare, tra gli altri, Chiara Scassa, architetta e sorella di Marco Scassa, consigliere comunale della lista Rasero. C’è poi l’ingegnere Ivo Valleri, anche lui candidato nelle scorse amministrative con la Lista Rasero.