VERSO IL VOTO

Urne in arrivo, più poltrone per tutti

Parere favorevole del Consiglio per le autonomie del Piemonte alla proposta di sdoppiare le agenzie per le case popolari. L'operazione di Riva Vercellotti (FdI) è una "marchetta elettorale" ammettono i colleghi e nessuno si mette di traverso

Arrivano le urne, “moltiplichiamo le poltrone”. Non basta la nuova legge elettorale regionale che ha introdotto figure come i sottosegretari e i consiglieri supplenti, ora arriva anche la proposta di sdoppiare le Atc, cioè le agenzie che gestiscono le case popolari. Attualmente ce ne sono tre, una per il Piemonte Nord (Novara, Biella, Vco e Vercelli), una per l’area metropolitana di Torino e una per le province di Asti, Alessandria e Cuneo. La Pdl di “riordino” avanzata da Carlo Riva Vercellotti, consigliere eletto in Forza Italia poi migrato in FdI, è quella di dividere in due l’agenzia del Piemonte Nord con l’obiettivo, ça va sans dire, di avvicinare il più possibile un servizio essenziale a cittadini e amministratori locali”.

Era stata la passata amministrazione, guidata da Sergio Chiamparino, a volere gli accorpamenti in una logica di risparmio, ma in Fratelli d’Italia c’è chi è pronto a sfruttare il pretesto della “inefficienza” per fare un po’ di sana clientela. Più presidenti, più consiglieri di amministrazione, più uffici e più segretarie. Melius abundare sembra essere il motto. Riva Vercellotti, che a Palazzo Lascaris guida la Commissione Bilancio, si è presentato oggi al Consiglio per le autonomie locali (presieduto dal sindaco di Cavallermaggiore Davide Sannazzaro, Pd) per illustrare la sua “riforma”. Dal Cal è arrivato il semaforo verde con tanto di sperticati elogi di Franca Biglio, classe di ferro 1943, confermata a ottobre al vertice dell’Associazione piccoli comuni per un altro mandato.

Ci si aspettava la rivolta della Lega, ma del Carroccio non si è presentato nessuno. Nei giorni scorsi, infatti, l’assessora alla Casa Chiara Caucino aveva fatto fuoco e fiamme per stoppare l’iniziativa del collega, ma il suo partito si è ben guardato dall’erigere le barricate. Dopotutto non solo Fratelli d’Italia rastrella preferenze nelle case popolari. Tra gli intervenuti anche la sindaca di Settimo Torinese Elena Piastra, che ha sottolineato come il suo comune da solo gestisca non meno alloggi di tutto il Vercellese, una delle province beneficiarie dell’operazione. Sembrava una provocazione e invece Riva Vercellotti ha colto la palla al balzo per offrire la sua disponibilità a una revisione complessiva che riguardi tutto il Piemonte. Alla fine della riunione l’unico parere negativo è stato quello del Comune di Torino (rappresentato dalla consigliera Anna Borasi). Ma la norma è ancora ben lungi dall’approdo in aula: “Pura marchetta elettorale, non sarà mai approvata. Almeno in questa legislatura” dicono i colleghi dell’esponente meloniano, visti i tempi strettissimi e i numeri sempre ballerini di questa maggioranza. E forse è per questo che nessuno si è preso la briga di mettersi di traverso.

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