VERSO IL VOTO

Salizzoni getta la spugna: "La mia esperienza politica finisce qui"

Escluso dal Pd, l'ex chirurgo ha trovato la porta chiusa anche nella lista di Avs. A questo punto sembra impossibile un ripescaggio dell'ultima ora. Lui non cela la delusione e guarda oltre: "Voglio andare in montagna e in giro per l'Europa"

Lo ammette senza troppi giri di parole, a scanso di equivoci, rispondendo ai cronisti che gli chiedono se la sua esperienza politica sia finita qua dopo l’esclusione dalla lista del Pd alle prossime regionali: “Sì”. Ha l’anima in pace Mauro Salizzoni, mago dei trapianti di fegato e poi campione di preferenze nella scorsa tornata elettorale quando furono oltre 18mila i voti raccolti. Il suo nome non è nella lista che la direzione del Pd di Torino ha approvato ieri sera, così come non sarà nella lista di Alleanza Verdi-Sinistra.

Nessuna intenzione, per il momento, di accettare candidature di risulta, come un posto alle europee o addirittura nel listino maggioritario, che varrebbero giusto come mera testimonianza. La sua esclusione è figlia dell’accordo che ha designato Gianna Pentenero nelle convulse riunioni tenute da Igor Taruffi – gran stratega di Elly Schlein – in uno stanzino dell’Hotel Fortino per convincere Daniele Valle a evitare la conta in assemblea contro Chiara Gribaudo. Il sigillo apposto in quel frangente dalla vicepresidente del Senato Anna Rossomando rende impossibile ora un ripescaggio. Classe 1948, Salizzoni è stato gettato nella mischia da Sergio Chiamparino in occasione delle regionali di cinque anni orsono e dopo essere stato eletto a furor di popolo è diventato strumento di ricatto della sinistra  del partito, che lo aveva schierato per sbarrare la strada a Stefano Lo Russo alle scorse amministrative di Torino. La stessa parte che ora lo ha sacrificato.

È stato Roberto Tricarico, a nome dei Verdi, a prospettare la sua candidatura nella lista di Avs, più per mettere in difficoltà i dem che per reale convinzione. Ma il blitz è fallito. Lo esclude Salizzoni stesso, citando Marco Grimaldi, deputato di Avs e vertice di fatto di Sinistra italiana a Torino: “A me piace Grimaldi, io sono suo amico da sempre. Ma non si cambia una volta di qua, una volta di là”. Questione di opportunità politica, visto che Salizzoni, dopo essere stato candidato da indipendente nel 2019, si è iscritto al Pd a dicembre 2022? Certo, ma soprattutto il fatto che quella porta non si è mai realmente aperta. Rumors interni a Sinistra italiana raccontano che Grimaldi abbia già deciso su chi puntare alle prossime regionali e si tratterebbe di Alice Ravinale attualmente capogruppo in Sala Rossa, a lui molto legata (in un primo tempo era circolato il nome di Valentina Cera, rappresentante di Avs in Città Metropolitana). “Non sono risentito”, dice l’ex chirurgo tra i corridoi di Palazzo Lascaris. Forse ha solo bisogno di un po’ di aria nuova: “Voglio andare in montagna, fare un giro per l’Europa”. Da giugno ne avrà tutto il tempo.

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