ALTA TENSIONE

Askatasuna in gita a Roma, sempre presente negli scontri

Militanti del famigerato centro sociale torinese individuati tra i partecipanti al corteo contro gli Stati generali della natalità. Dopo aver sflilato il tentativo di far irruzione nell'Auditorium per contestare i lavori. Feriti tra poliziotti e manifestanti

Sempre presenti se c’è da menar le mani. Al corteo contro gli “Stati generali della natalità” di ieri a Roma, durante il quale si sono verificati tensioni, sono stati individuati appartenenti ad Askatasuna, il famigerato centro sociale di Torino. È quanto emerge dalle prime ricostruzioni effettuate dalla Digos di Roma. Gli investigatori hanno vagliato le immagini effettuate dalla Polizia Scientifica ed è emerso che, nelle fasi in cui i manifestanti hanno deviato rispetto al percorso stabilito, i presenti nelle prime fila del corteo appartenevano all’organizzazione antagonista torinese, ben nota alle forze dell’ordine per la lunga storia di reati commessi. Un centro sociale, protagonista nei decenni di tutti i principali scontri di piazza a Torino e in Valsusa (sul fronte dei No Tav), che il sindaco Pd Stefano Lo Russo vorrebbe ricondurre nell’alveo della legalità attraverso una procedura dei cosiddetti “beni comuni”: un progetto fortemente contestato in città e che vede perplessità e qualche voce contraria nella sua stessa maggioranza.

“Aka”, dunque, in trasferta ieri, tra i circa 250 giovani che dopo aver sfilato da piazzale degli Eroi, nel quartiere Prati, con direzione piazza Cavour, hanno tentato di deviare il percorso concordato per raggiungere l’Auditorium di via della Conciliazione dove era in corso la seconda giornata dell’incontro. Una mobilitazione lanciata dall’assemblea Aracne dopo che il giorno precedente lo stesso collettivo aveva interrotto per alcuni minuti la prima sessione non permettendo di parlare alla ministra della Famiglia Eugenia Roccella. La polizia è stata costretta a delle cariche di alleggerimento in cui sono rimasti feriti due poliziotti, trasportati al San Carlo di Nancy per contusioni, e cinque ragazzi – una colpita alla testa portata via in ambulanza per controlli all’ospedale Santo Spirito - appartenenti ai collettivi studenteschi.

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