LA SACRA RUOTA

Stellantis vende auto, cinesi. Niente produzione a Mirafiori

L'export in Europa inizierà a settembre in nove Paesi e con due modelli. Parte la joint venture con Leapmotor. Per ora l'accordo prevede solo importazione, distribuzione e assistenza post-vendita. Si valuterà più avanti se assemblare le vetture nel vecchio continente

“Compareremo i due scenari. Se avrà più senso assemblare localmente, selezioneremo gli impianti migliori. I due criteri per decidere saranno qualità e costi. È sempre stato così e non abbiamo intenzione di cambiare: prima la qualità, e se la qualità è al suo migliore livello allora guardiamo al miglior costo per proteggere la convenienza economica”. Da Pechino Carlos Tavares illustra i contenuti di Leapmotor International, la joint venture tra Stellantis e Leapmotor. “Solo 7 mesi dopo l’annuncio abbiamo il closing dell’accordo vincolante, che era stato firmato a ottobre, ma la pianificazione è solo il 10%, il 90% è rappresentato dall’esecuzione, ora entriamo nella fase operativa” della partnership, ha aggiunto  Tavares, durante la conferenza stampa congiunta con Zhu Jiangming, fondatore e Ceo del produttore cinese. A ottobre 2023 Stellantis è diventata azionista strategico di Leapmotor con un investimento da 1,5 miliardi di euro, acquisendo circa il 20% di partecipazione azionaria del gruppo cinese. L’accordo prevedeva anche la costituzione di Leapmotor International, una joint venture in quote 51-49 guidata da Stellantis, con i diritti esclusivi per l’esportazione, la vendita e la fabbricazione dei prodotti Leapmotor al di fuori della regione cinese.

A partire da settembre i veicoli del gruppo cinese inizieranno a essere venduti in Europa. “Cominceremo portando i veicoli Leapmotor in nove Paesi, compresa l’Italia, la Francia, il Belgio, la Spagna e il Portogallo. Il piano di vendita sarà supportato da almeno 200 punti vendita, le concessionarie Stellantis & You saranno parte integrante di questa distribuzione. Partiremo a settembre 2024”, ha spiegato Tavares. “Dal quarto trimestre entreremo anche in altre regioni importanti, ovvero Sud America, regione cruciale per Stellantis, poi procederemo con Medio Oriente e Africa, quindi con India e Asia Pacifico. Il lancio sarà condotto in modo potente e aggressivo, ci aspettiamo una spinta significativa alle vendite di Leapmotor fuori della Cina”. Per adesso non si parla di produzione ma di importazione e distribuzione, oltre assistenza post-vendita.

Inizialmente saranno importati due modelli la berlina C01, che secondo Zhu dovrebbe fare concorrenza alle berline Tesla e la compatta T03 elettrica, un’auto da meno di 20mila euro, che in un primo tempo si era ventilato potesse essere prodotto nello stabilimento Stellantis di Tichy, in Polonia, o a Mirafiori. Il ceo del gruppo dei 14 marchi non ha voluto precisare se è dove la piccola di Leapmotor sarà costruita, dipenderà soprattutto da che impatto avrà sul mercato europeo. “Vogliamo che sia un successo, l’obiettivo è vendere e produrre veicoli Leapmotor fuori dalla Cina, è lo scopo di questa joint venture, portando velocemente sul mercato veicoli elettrici smart ed accessibili”, ha detto Tavares, spiegando che l’accordo porterà una serie di benefici, sia a Stellantis sia a Leapmotor. “Il primo è l’accelerazione con cui portiamo Ev sul mercato, il secondo è che mettiamo a disposizione tecnologie eccellenti, le migliori a disposizione, efficienti dal punto di vista dei costi. Il terzo punto sarà il fatto che Stellantis avrà la possibilità di avere a disposizione altri Ev da mettere sul mercato, facendo progressi nell’esecuzione del piano strategico Dare Forward 2030”, ha concluso Tavares.

Leapmotor è un marchio cinese specializzato in modelli elettrici ma soprattutto produttore di piattaforme modulari e di architetture tecnologiche. A questo si aggiunge la disponibilità di versioni Erev, ovvero dotate di Extender ranger che si traduce nella presenza di un motore termico dedicato esclusivamente alla ricarica delle batterie.

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