VERSO IL VOTO

Cirio paga il bus agli studenti (e "pegno" alla destra sociale)

Parte, guarda caso, da Torino la sperimentazione dei trasporti gratuiti agli under 26. Una cortesia al socio della coppia istituzionale Lo Russo ma anche un modo per far breccia nel capoluogo. Nel programma le principali misure di Marrone. Più il solito elenco di promesse

Il primo a commentare, in tono di trionfo, il programma di Alberto Cirio è il suo assessore Maurizio Marrone – uomo forte di Fratelli d’Italia a Torino – per sottolineare la presenza di due provvedimenti che già hanno caratterizzato questo mandato, cioè Vita nascente e Scelta sociale. “Una buona notizia – dice – per le migliaia di cittadini che beneficiano di servizi e sostegni concreti, ed una sonora risposta a chi da sinistra sbraita per cancellarle in nome dell’ideologia”. Vita nascente è il programma di aiuti, varato dalla Regione Piemonte, per le donne incinta che versano in condizioni di difficoltà, un modo per convincere chi sta valutando l’aborto di ripensarci: Marrone parla di “478 madri e loro bambini supportati concretamente fino al terzo anno di vita”. Scelta sociale è invece un fondo da 90 milioni di risorse europee destinato ad anziani e disabili non autosufficienti. Misure che sono presenti anche nel programma dei prossimi cinque anni, in cui FdI sarà verosimilmente la prima forza di un centrodestra che rincorre il suo secondo mandato consecutivo in Regione.

Nelle 72 pagine vergate dal governatore e da coloro che hanno lavorato al programma c’è in realtà tanto di quel che è stato fatto. Rivendicazioni più che progetti futuri. Dalla Sanità al lavoro, dai trasporti alle famiglie. Cirio assicura tram, metro e bus gratis per gli under 26 attraverso l’istituzione della “carta dello studente”, come del resto ha fatto la sua sfidante del centrosinistra Gianna Pentenero. Ma fa un passo in più e strizza l’occhio ai torinesi, spiegando che la sperimentazione inizierà proprio dal capoluogo per estendersi successivamente alle altre città del Piemonte. Un atto di cortesia verso Stefano Lo Russo, a cementare quella concordia istituzionale che li vede marciare in coppia, ma anche un’abile mossa per fare breccia all’interno della cinta daziaria, finora invalicabile per il centrodestra. Ulteriore dimostrazione delle mire del governatore su Torino, scommettendo su un’apertura di credito nei suoi confronti, soprattutto ora che, rispetto a cinque anni fa, non si deve confrontare con l’ex sindaco più amato d’Italia.

Confermato anche l’impegno per la copertura integrale delle borse di studio agli universitari, con la possibilità di revoca nel caso in cui i beneficiari si rendano protagonisti di reati contro le forze dell’ordine o nei confronti dei beni pubblici (altra concessione alle istanze securitarie di Lega e FdI). “In questi anni il Piemonte si è sbloccato ed è ripartito” dice Cirio. Rivendica lo sblocco delle procedure legate a Tav e Terzo Valico, ma soprattutto della tanto cara Asti-Cuneo. E per il prossimo mandato conferma l’impegno per potenziare il trasporto ferroviario con la riapertura progressiva delle linee ferroviarie dismesse: la Cuneo-Saluzzo-Savigliano, nel 2025, e l’avvio dei lavori per consentire la riattivazione della Ceva-Ormea nel 2028.

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“Sanità, lavoro, crescita, sviluppo, inclusione, sostenibilità, legalità e attenzione ai fragili e alle famiglie” sono i punti centrali del programma. “Chiediamo la fiducia dei piemontesi – afferma Cirio – forti del lavoro fatto in questi cinque anni e con l’obiettivo di portare a termine i tanti progetti avviati. In questi anni il Piemonte si è sbloccato ed è ripartito in particolare nelle infrastrutture, nel Pil che cresce come quello dell’Italia e nell’occupazione che oggi registra dati in oggettivo aumento rispetto al passato e anche in raffronto alla media nazionale. Crescono turismo e competitività industriale e, nonostante le difficoltà che ancora ci sono, i numeri della sanità, dopo anni in negativo, tornano ad avere il segno più”.

Al primo posto, ovviamente, la sanità, poi i capitoli dedicati a scuola, formazione e lavoro, welfare, ambiente. Il blocco centrale riguarda la competitività con capitoli su industria, semplificazione e digitalizzazione, infrastrutture, montagna, agricoltura, commercio e artigianato, cultura, turismo e sport. Il terzo blocco è dedicato a sicurezza e legalità, protezione civile e internazionalizzazione. Fra le novità, un fondo per l’avvio dei nuclei famigliari, progetti di autonomia giovanile, potenziamento delle misure per favorire la natalità e la conciliazione famiglia-lavoro. Previsti anche cantieri di lavoro per i disoccupati per la manutenzione delle case popolari, e wi fi gratuito nelle case Atc. Ci sono anche misure come fiscalità e finanza di filiera per i settori emergenti, quali quelli del legno e delle tecnologie verdi. E ancora, un voucher per lo sport, e l’inserimento della sicurezza sul lavoro tra le materie scolastiche. Vaste programme.

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