POLITICA & IMPRESA

"Microchip emozionale" per Cirio, Aixtron punta 100 milioni a Torino

Il governatore vola sulle note dei Subsonica. Marchettone industriale a una settimana dalle urne nella sede dell'Unione. Il colosso tedesco ha acquisito uno stabilimento a Orbassano che darà lavoro a circa 300 persone: "La conferma che siamo attrattivi". Assente Lo Russo

Un investimento da 100 milioni di euro che darà lavoro a 200-300 persone nel settore chiave dei semiconduttori. Aixtron, multinazionale che costruisce macchinari per l’industria dei microchip, ha scelto l’area metropolitana di Torino per installare la sua nuova fabbrica europea. Lo stabilimento sarà nel Comune di Orbassano, al confine con Beinasco.

Per la presentazione è arrivato all’Unione industriali di Torino il ceo del gruppo tedesco Felix Grawert. Sarà una partenza lampo: già entro fine anno ci saranno un paio di dozzine di lavoratori perché il sito è già parzialmente attrezzato. Poi, molto rapidamente, si arriverà a pieno regime. Questo solo per l’impianto di assemblaggio, motivo per cui il ceo pensa che nell’indotto ci sarà spazio per assunzioni da 15 fino a 20 volte le persone impiegate. Ed è proprio la filiera, molto legata all'Italia e al territorio torinese, il motivo per cui i tedeschi hanno deciso di investire in Piemonte.

In questo modo l’azienda, che si sta espandendo in Europa, “amplia le proprie capacità produttive per prepararsi ad un’ulteriore crescita” si legge in una nota di Aixtron. Inoltre, la nuova sede consente ad Aixtron di stabilire un collegamento con il forte ecosistema universitario e industriale del Piemonte. Le attuali sedi a Herzogenrath, Germania (headquarter, ricerca e sviluppo, produzione) e Cambridge, Regno Unito (ricerca e sviluppo, produzione) beneficeranno del rafforzamento della presenza europea. “Entro 2-3 anni, prevediamo che una quota significativa dei volumi di vendita Aixtron proverranno da questa nuova unità locale.

Il governatore del Piemonte Alberto Cirio ha insistito sul rapporto col Nordreno-Vestfalia, dove si è recato per i primi contatti lo scorso giugno, e sull’importanza della vicepresidenza del Piemonte nell’alleanza europea dei semiconduttori. “Ci sentiamo già a casa”, ha detto Grawert, che ha parlato di come questo tipo di aziende si sviluppa in cluster, e lui crede in quello piemontese: “Crediamo che qui ci sarà uno degli ecosistemi più forti d’Europa, e noi vogliamo farne parte”. Un trionfo per Cirio che ha parlato di “una settimana di buone notizie” in cui è già arrivato l’annuncio della 500 ibrida che Stellantis produrrà a Mirafiori seppur non prima del 2026. Era il tassello che mancava all’industria dei semiconduttori che in Piemonte “già può contare su Memc, Vishay e Spea”. Realtà diverse ma complementari, nell’intricata filiera dei chip, ad Aixtron, che a sua volta è fornitore di Tsmc, colosso con sede a Taiwan, che nel 2022 è entrato nell’Eurostoxx 600. Con Cirio, anche l’assessore regionale alle Attività produttive, Andrea Tronzano, che ha lavorato al progetto, e il presidente di Confindustria Piemonte, Marco Gay, nelle vesti di padrone di casa. Nessuna traccia, invece, del sindaco Stefano Lo Russo, che pur invitato pare abbia preferito altri impegni.

“Il contatto con Aixtron - aggiunge Tronzano - è nato esattamente un anno fa durante una missione fatta insieme al presidente Cirio a Düsseldorf per consolidare i nostri rapporti con lo Stato della Renania Settentrionale-Vestfalia, con cui abbiamo molti punti di contatto. Si tratta di un importante risultato, raggiunto grazie al lavoro del nostro Team attrazione, nato proprio per attrarre, accompagnare e consolidare investimenti sul nostro territorio”. Un gruppo di lavoro nato come alternativo al Ceip, che infatti non è stato coinvolto nell'operazione. “Il Piemonte, come certificato anche dal Finacial Times, si conferma tra le regioni europee più attrattive dal punto di vista produttivo e industriale". Il presidente Gay sottolinea: “L’investimento di Aixtron conferma l’attrattività del territorio piemontese, dove il sapere ed il sapere manifatturiero si integra con la capacità di crescere nella tecnologia d’avanguardia, driver tramite cui si possono governare le sfide di questi anni. Il nostro tessuto industriale si arricchisce oggi di un nuovo tassello per una filiera importante, con concrete possibilità di sviluppo”. Una manna piovuta dal cielo sugli ultimi giorni della campagna elettorale di Cirio.

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