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Palenzona a tutta Forza (Italia) benedice la candidata azzurra

Attovagliato in osteria nella sua Tortona, Furbizio si spende con imprenditori e professionisti cittadini per Alessia Zaio. Al fianco dell'ex presidente di Crt il fedelissimo Rossini (vicino alla renzianissima Fregolent). A tavola storici elettori della Lega

Una serata in osteria. Per distrarsi dalle vicende della Fondazione Crt? Forse. Certamente per non tradire il primo amore, quello per la politica conservato anche quando da questa, la lunga arrampicata di Fabrizio Palenzona ha portato l’allora giovane sindaco di Tortona, il primo in Italia a dar vita a una giunta Dc-Pci, a raggiungere le vette della finanza.

Attorniato a professionisti, imprenditori e quel milieu che nella sua città ha da sempre in Furbizio una sorta di monumento vivente cui rendere omaggio e un oracolo da ascoltare senza porre il dubbio il verbo, il camionista di Tortona pochi giorni fa, tra una portata (abbondante, ca va sans dire) e l’altra ha allestito il suo altare laico da, soi disant, credente peccatore per officiare il rito battesimale a favore del “suo” candidato, anzi della candidata per la quale ha chiesto il sostegno di quel parterre. 

Lei è Alessia Zaio, giovane, bionda e brillante assessore comunale di Valenza, in corsa sfrenata verso un seggio a Palazzo Lascaris nelle file di Forza Italia. Il suo nome, per qualche tempo, era circolato addirittura come uno di quelli destinati a finire nel listino del presidente, poi uscì dal novero a quanto pare scalzata dalla presidente del consiglio comunale di BorgomaneroAnnalisa Beccaria, fortemente voluta dal coordinatore regionale del partito Paolo Zangrillo. Un’occasione mancata che non ha certo scoraggiato l’aspirante consigliera regionale che con una campagna elettorale senza risparmio di mezzi, compresi gli autobus su cui campeggia il suo volto con invito al voto, prova a spuntarla sugli altri tre candidati, ovvero l’ex vicesindaco di Alessandria Davide Buzzi Langhi, figlio della scomparsa sindaca leghista Francesca Calvo, il vicepresidente della Provincia Matteo Gualco e Franca Roso che cercò con più che scarsi risultati di diventare sindaco di Acqui Terme.

Per Furbizio, non ci sono dubbi e come ha detto al gruppo di amici tortonesi attovagliati all’Osteria Billis, è Zaio la candidata da votare. Parole che certamente saranno risuonate come dolci note negli ambienti di Forza Italia, anche visti i precedenti orientamenti di Big Fabrizio a lungo considerato non a torto il finanziere tra i più vicini al Partito Democratico, salvo poi essersi spellato le mani applaudendo Giorgia Meloni, fresca premier, alla masseria di Bruno Vespa. Chi lo conosce non si stupisce, così come nessuno si è stupito nel vederlo, in quell’occasione accompagnato da Cesare Rossini, ex vicepresidente della Fondazione Cr Alessandria e attuale presidente di Slala, la fondazione sulla logistica fondata anni fa proprio da Palenzona, ma anche figura moltio vicino alla renzianissima Silvia Fregolent.

Magari a stupirsi, se il voto concretizzerà gli auspici di Furbizio portando Zaio in via Alfieri con buon numero i voti tortonesi, saranno quei dirigenti della Lega – determinata a continuare a guidare la città con Federico Chiodi – nello scoprire che più di uno dei loro elettori di peso era attovagliato in osteria. 

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