Fondazione Crt: O. Napoli, troppe distrazioni e calcoli politici

Sul caso della Fondazione Crt ci sono stati "troppe distrazioni e calcoli politici". Lo afferma Osvaldo Napoli, della segreteria nazionale di Azione. "La notizia dei 7 indagati, sospettati di un pactum sceleris per condizionare la vita della Fondazione, è un fulmine a ciel sereno per qualche anima bella che non ha voluto scoperchiare la pentola in ebollizione della Fondazione". Il dirigente di Azione ricorda che "all'indomani delle dimissioni del segretario e del presidente mi ritrovai, unico esponente politico, a sollecitare un intervento immediato delle istituzioni locali, cioè Comune e Regione, per fare chiarezza su una vicenda che presentava alcuni lati oscuri. "Dalla fine di aprile non abbiamo registrato una presa di posizione delle istituzioni. Se è comprensibile il silenzio di Alberto Cirio, molto meno si spiega il silenzio del sindaco Lo Russo. La decisione del ministro Giorgetti di inviare degli ispettori e, a seguire, un commissario per fare chiarezza laddove ci fossero, e ci sono, lati oscuri non si spiega se non come un tentativo di non inquinare la campagna elettorale poiché il commissario poteva insediarsi subito visto che la magistratura sta già indagando a seguito di un esposto. Il mio auspicio è che le istituzioni locali non si rassegnino a un ruolo passivo ma si facciano esse stesse promotrici di quella chiarezza fin qui mancata negli atti e nelle decisioni prese dagli organismi della Fondazione nella penombra di qualche stanza. È diritto dei torinesi e dei piemontesi sapere da chi e in base a quali procedure vengono distribuite risorse sul territorio".

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