FINANZA & POTERI

Fornero commissario "fake news". Crt, Giorgetti suggerisce un rinvio

Ma qualcuno davvero ha creduto che il Don Abbondio leghista stesse pensando di affidare la fondazione alla nemica giurata di Salvini? E infatti è arrivata la smentita. Il Tesoro si aspetta che il Cdi chieda una proroga: "L’abbiamo già fatto una volta"

“Una balla per essere creduta deve essere almeno credibile”. Questa la reazione di una fonte romana molto vicina al dossier Crt all’indiscrezione, propalata da qualche giornale, della nomina di Elsa Fornero come possibile commissaria della travagliata fondazione torinese. E che il ministro Giancarlo Giorgetti, per quanto leghista moderato e che piace alla gente che piace, potesse aver preso in considerazione l’ipotesi di affidare le sorti dell’ente subalpino all’autrice della riforma pensionistica contrastata da Matteo Salvini tanto da additarla a nemico pubblico, è parso ai più altamente improbabile. E infatti è lo stesso titolare del Tesoro a smentire seccamente: “Rispondo con una battuta – ha detto sorridendo Giorgetti ad Arona (Novara), a margine di due visite in altrettante aziende del posto – leggo di interferenze russe sulle elezioni” e anche questa “è una fake news di provenienza russa”.

Sulla situazione complessiva della Crt Giorgetti auspica un rinvio dell’elezione del presidente, in programma domani pomeriggio nella seduta convocata del Consiglio di indirizzo. “L’abbiamo già fatto una volta. Credo che l’evoluzione della situazione potrebbe anche suggerirlo, consigliarlo”, ha affermato chiarendo così il significato della risposta data dal direttore generale del ministero Marcello Sala alle richieste su come procedere inoltrate dal vicepresidente “reggente” Maurizio Irrera. «È il consiglio di indirizzo – ha proseguito – che deve valutare se chiedere, date le circostanze, la proroga o no, quindi valuteranno loro. Credo che gli elementi li abbiano anche loro” ma come Mef, “in questo momento non possiamo ordinargli di fare una cosa o l’altra”. Quindi nessun via libera all’elezione di Anna Maria Poggi, come invece alcuni consiglieri tendevano ad accreditare.

C’è in corso l’ispezione e contemporaneamente sta indagando la magistratura, ogni iniziativa va calibrata con attenzione. “Bisogna dare il tempo agli ispettori di prendere cognizione di situazioni e documenti, ma in tempi rapidissimi credo che avremo già le prime risultanze”, ha sottolineato. Quanto ai tempi del lavoro degli emissari del Mef, “gli ispettori si fermeranno fino a quando è necessario. A me sembra un atto doveroso, c’è l’esigenza di chiarire al più preso la situazione ma anche di fare le cose nel modo corretto, giusto e conforme alle regole”.

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