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In Piemonte la bassa affluenza frena la corsa del centrodestra: Cirio 50-54%

Un risultato scontato, una campagna elettorale senza mordente (e idee) e così molti piemontesi hanno disertato le urne. Un quadro che potrebbe diminuire la distanza del centrosinistra. Secondo i primi exit poll Pentenero tra il 34 e il 38%. Gli scrutini domani a partire dalle 14

Cala l'affluenza alle regionali in Piemonte e la vittoria annunciata di Alberto Cirio potrebbe essere meno dirompente delle previsioni: ha votato il 55,3% degli aventi diritto, nel 2019 i votanti furono il 63,34%. Ancora più bassa la percentuale in provincia di Torino: 54,27. Biella con 58,14% è la provincia con più votanti. Secondo i primi exit poll di Opinio Rai il governatore uscente è dato vincente con una forbice tra il 50 e il 54%, la candidata del Pd Gianna Pentenero tra il 34 e il 38%, Sarah Disabato del M5s tra il 7 e il 9%, Francesca Frediani 1,5-3,5%. Nel 2019 Cirio raccolse 1,1 milioni di voti sfiorando il 50% (49,86), mentre il governatore uscente Sergio Chiamparino si fermò al 35,8%.

Cirio, di Forza Italia, è appoggiato da tutto il centrodestra unito: con gli azzurri ci sono anche Fratelli d'Italia, Lega, Noi Moderati e la lista “personale” del governatore uscente “Piemonte moderato e liberale”. Se venisse rieletto, per il centrodestra sarebbe la prima riconferma in Piemonte in 20 anni, l’ultimo è stato Enzo Ghigo che ottenne il primo mandato nel 1995 e il secondo nel 2000 prima di essere sconfitto cinque anni più tardi da Mercedes Bresso. Da quel momento sinistra e destra non hanno mai smesso di alternarsi fino a oggi, con la probabile conferma di Cirio. Un’altra curiosità riguarda Alessandria, città che è stata per trent’anni il termometro del Piemonte, un po’ termometro e un po’ oracolo: le vittorie della leghista Francesca Calvo nel 1993 e nel 1997 precedettero i successi di Ghigo del 1995 e del 2000; nel 2002 a Palazzo Rosso approda Mara Scagni (Ds) e fa da apripista a Bresso, che conquista piazza Castello nel 2005. Torna il centrodestra ad Alessandria nel 2007 con Piercarlo Fabbio e torna il centrodestra anche in Regione con Roberto Cota nel 2010, mentre nel 2012 il nuovo avvicendamento con la dem Rita Rossa nel capoluogo mandrogno prepara l’arrivo di Chiamparino al piano nobile del palazzo regionale. Nel 2017 Gianfranco Cuttica di Revigliasco, indipendente vicino alla Lega, disarciona nuovamente il Pd e, neanche a dirlo, due anni più tardi Chiamparino è costretto a fare gli scatoloni per lasciare spazio a Cirio. Due anni fa le ultime elezioni ad Alessandria: Giorgio Abonante indica la via al centrosinistra: vince con una coalizione ampia che va dal Pd al M5s, il centrodestra è battuto.

Il Pd ha puntato su Gianna Pentenero, già assessora comunale a Torino, ottenendo il sostegno anche di Alleanza Verdi e Sinistra (e di Stati Uniti d’Europa). I Cinque Stelle, invece, corrono da soli e hanno candidato Sarah Disabato, attuale capogruppo in Regione. Poi c’è l’avvocato Alberto Costanzo. Oggi lo appoggia la lista Libertà di Cateno De Luca (e Laura Castelli), nel 2019 – quando si candidò come si sindaco di Casale Monferrato – a sostenerlo c’era CasaPound. Francesca Frediani, fuoriuscita dai Cinque Stelle e attivista del movimento No Tav, corre con la lista Piemonte popolare.

Questa tornata elettorale è la prima con le nuove regole in vigore dalla scorsa estate: si elegge il candidato presidente che risulta in prima battuta il più votato, quindi senza il ballottaggio, con premi di maggioranza diversi per i consiglieri delle liste che lo sostengono a seconda di quanti voti ottiene. Se si ferma sotto il 45%, i seggi saranno 28. Se sta tra il 45 e il 60%, si sale a 30. Se supera il 60% la maggioranza ottiene 32 seggi. Le opposizioni non possono comunque avere meno di 18 posti a sedere in Consiglio regionale. Quaranta consiglieri vengono eletti con sistema proporzionale, 10 con il maggioritario. I primi quaranta sono distribuiti sulla base di liste circoscrizionali, così divise: Alessandria: 4 seggi; Asti: 2 seggi; Biella: 2 seggi; Cuneo: 5 seggi; Novara: 3 seggi; Torino: 21 seggi; Verbano Cusio Ossola: 1 seggio; Vercelli: 2 seggi.

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