D-DAY

Crosetto (nipote) in Europa. Damilano e Gancia fuori

Il cognome premia per la seconda volta il rampollo del gigante di Marene. Ottima prova di Gori. Il Pd spedisce a Bruxelles pure Cecilia Strada e Zan. Flop di Cota, sotto le aspettative l'imprenditore acqua & vino. Lo Russo vale 400 voti (quelli di Maran a Torino)

Fratelli d’Italia si conferma primo partito alle elezioni europee 2024 con circa il 29% dei voti, staccando il Pd che però incassa un buon 24%. Un risultato che consolida la leadership di Giorgia Meloni, anche grazie ai suoi oltre 2 milioni di preferenze. Analizzando i dati circoscrizione per circoscrizione, FdI si impone come prima forza nel Nordovest, Nordest, Centro e Isole. Il Pd riesce a primeggiare solo al Sud. La Lega si piazza terza nel Nordovest e Nordest, mentre Forza Italia è seconda nelle Isole. Il M5s si attesta come terza forza nelle circoscrizioni del Sud e del Centro. A livello regionale spiccano alcuni risultati: FI prima in Sicilia e Calabria, il Pd prevale in Emilia-Romagna, Toscana, Campania, Puglia e Basilicata. La Lega è seconda solo in Molise, mentre il M5s è secondo in Campania. L’Alleanza Verdi-Sinistra vola in doppia cifra in Trentino-Alto Adige e Valle d’Aosta.

Per quanto riguarda le preferenze, dopo Meloni in FdI, nel Pd svetta Elly Schlein nelle circoscrizioni Centro e Isole davanti a Dario Nardella, Matteo Ricci e Nicola Zingaretti. Al Sud il sindaco di Bari, Antonio Decaro è in testa. Nel Nord Ovest guida Cecilia Strada, nel Nord Est Stefano Bonaccini. Nella Lega il generale Roberto Vannacci vince la sfida delle preferenze. In FI Antonio Tajani è primo in quattro circoscrizioni, mentre Caterina Chinnici non è in testa nelle Isole. Nel M5s Carolina Morace guida al Centro, Pasquale Tridico al Sud. In Avs Ilaria Salis fa il pieno. Bene anche Mimmo Lucano al Sud e Nord Est. Matteo Renzi è il più votato nelle preferenze di Stati Uniti d’Europa nelle quattro circoscrizioni dove si è presentato. La lista “Stati Uniti d’Europa”, non avendo superato lo sbarramento del 4%, non avrà comunque seggi all’Europarlamento.

Eletti, tra gli altri, Lucia Annunziata, Dario Nardella e Antonio Decaro (Pd), Ilaria Salis (Avs) e Roberto Vannacci (Lega). Vengono eletti anche Carolina Morace (M5s), Alessandro Zan, Nicola Zingaretti e Giorgio Gori (Pd). Eletti anche Elena Donazzan (FdI), Mimmo Lucano e Ignazio Marino (Avs) e Letizia Moratti (Forza Italia).

Nella Circoscrizione Nord Ovest, cui spettano 20 parlamentari, FdI dovrebbe mandare a Bruxelles 7 esponenti. Tenendo conto della scontata rinuncia di Meloni, sono Carlo Fidanza, Mario Mantovani, Giovanni Crosetto, Lara Magoni, Pietro FiocchiMariateresa Vivaldini e Paolo Inselvino. Il Pd dovrebbe riuscire a eleggerne 5: Cecilia Strada, Giorgio Gori, Alessandro Zan, Irene Tinagli e Brando Benifei. Rischia di rimanere fuori l’assessore milanese Pierfrancesco Maran: delle poco più di 45mila preferenze spiccano le 474 incassate a Torino, città in cui il principale suo sostenitore era nientemeno che il sindaco Stefano Lo Russo (l’avevamo detto che l’inquilino di Palazzo civico non avrebbe spostato un voto). Un solo seggio spetta al M5s e andrà a Gaetano Pedullà che si è classificato primo, davanti ad Angela Danzì e alla torinese Antonella Pepe. Male la performance di Sean Sacco, consigliere regionale del Piemonte uscente: per lui solo 6mila voti. A Forza Italia spettano due posti: dopo Tajani si piazza Letizia Moratti seguita da Massimiliano Salini. Molto distanziato l’imprenditore torinese Paolo Damilano, al quarto posto con 12mila preferenze (scarso il traino dei ticket messi in campo, soprattutto quello con Claudia Porchietto che si è spesa per sé): solo l’eventuale rinuncia della Moratti potrebbe aprirgli le porte di Strasburgo. Al di sotto delle aspettative i risultati degli ex leghisti: il lumbard Marco Reguzzoni si ferma a 6.900 voti, molti meno quelli incassati dall’ex governatore piemontese Roberto Cota (3.600). Nella Lega fuori gioco gli uscenti Gianna Gancia e Alessandro Panza, sul podio con Vannacci sale Silvia Sardone e potrebbe farcela Isabella Tovaglieri qualora il generale optasse per un’altra circoscrizione. Più difficile l'elezione per il pirotecnico Angelo Ciocca. Per Avs (2 seggi) dietro alla cacciatrice di nazisti Salis si piazzano Mimmo Lucano e l’ex sindaco di Roma Ignazio Marino. Anche qui, nel partito di Fratoianni e Bonelli, per il gioco delle opzioni potrebbe aprirsi la strada per i primi non eletti.

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