D-DAY

Bene, bravo, bis. Exploit di Cirio

La sfidante del centrosinistra riconosce la sconfitta e chiama il governatore: "Lavoreremo insieme nel rispetto dei ruoli", dichiara Pentenero. Messaggi di complimenti da Tajani e dalla presidente dell'europarlamento Metsola

“Ho telefonato in questo momento al presidente Alberto Cirio riconoscendone la vittoria e facendogli gli auguri di buon lavoro. Confidando di lavorare tutti insieme, ovviamente ognuno nel rispetto del proprio ruolo nell’interesse dei cittadini”. Così la dem Gianna Pentenero, candidata del centrosinistra alla guida della Regione Piemonte, arrivando nella sala stampa allestita in Consiglio regionale a Torino riconosce la vittoria e la riconferma di Cirio al quarantesimo piano di Palazzo Piemonte. Anche il segretario nazionale di Forza Italia e vicepremier Antonio Tajani pochi minuti fa loha chiamato per complimentarsi: “Mi congratulo per il risultato importante – ha detto – è la dimostrazione del lavoro che hai svolto. Si inserisce nell’ottima giornata di oggi con il risultato di Forza Italia, siamo il terzo partito nazionale”. Complimenti pure dalle alte sfere europee. “Caro Alberto, congratulazioni per questo risultato importante e per la tua rielezione. Un caro saluto e a presto”, ha scritto in un messaggio inviato poco la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola. “È stato un messaggio che mi ha fatto enorme piacere” ha commentato Cirio.

“A vedere i risultati credo che sia stato premiato il mio modo di essere, di stare tra la gente e di ascoltare tutti, di cercare sempre il punto di equilibrio anche nei rapporti tra le persone. Sono molto soddisfatto di questo risultato, soprattutto perché è una conferma. In Piemonte non era naturale se pensiamo a chi mi ha preceduto, tutte persone di valore come Bresso, Chiamparino e Cota, furono eletti in un primo mandato, ma non vennero mai confermati. La conferma diciamo che in Piemonte non era usuale e non era abituale; quindi, di questo vado orgoglioso”. Questo il primo commento a caldo di Cirio. “Cinque anni fa – spiega ai giornalisti nel suo studio di Alba dove ha atteso i risultati – per me fu straordinario diventare governatore della mia regione, ma ero nuovo nel contesto piemontese e torinese, arrivavo da Bruxelles e da Alba, tanti non mi conoscevano. Oggi dopo cinque anni essere confermato vuol dire che comunque mi hanno scelto e mi hanno scelto vedendo i pregi e i difetti, come ciascuno di noia ha, però questo mi responsabilizza moltissimo e mi fa dire, come ho appena detto ai miei direttori, che domani saremo in ufficio a lavorare per il Piemonte”.

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