Saloon leghista a Novara

Dicono che… come accade a ogni notizia un po’ originale anche questa sia volata di bocca in bocca diventando presto di dominio pubblico sotto la cupola di San Gaudenzio. Giovedì sera al Civico 27, noto locale di Novara, si è ritrovato il cerchio magico leghista, alla presenza del segretario Massimo Giordano e del sindaco Alessandro Canelli. Nel menù c’era il rimpasto che, dopo le elezioni regionali, interesserà la giunta comunale. Un passaggio delicato, visti i risultati a dir poco deprimenti delle urne, ed ecco che, in un clima già di per sé pesante, sono emersi vecchi dissapori, rancori e situazioni personali mai del tutto chiarite. Diversi testimoni hanno riportato infatti che dalla discussione si è arrivati in fretta alla rissa: grida, spintoni, e secondo alcuni addirittura mani in faccia. Il motivo? Il conto troppo salato? Un dolce mai arrivato? Macché, il rimpasto preteso da Giordano, che spinge il sindaco Canelli a sostituire l’assessore alle Politiche per la Sostenibilità Ambientale e della Mobilità Raffaele Lanzo con la consigliera Maria Cristina Stangalini. Una decisione che non è andata giù all’ormai ex consigliere regionale Riccardo Lanzo, fratello dell’assessore, che con Giordano ha condiviso per anni studio professionale e militanza politica. Provocazioni, accuse velate, allusioni… fatto sta che si sarebbe arrivati a un passo dalla colluttazione, evitata solo grazie all’intervento di camerieri e avventori, tra l’imbarazzo e lo sconcerto dei clienti del locale. I contendenti, entrambi, ridimensionano l’accaduto riconducendo tutto a un alterco che, per quanto vivace e piuttosto colorito, non è trasceso in atti violenti e parlano di evidente strumentalizzazione. Magari da parte di qualche alleato interessato ad alzare il polverone. Chissà.

print_icon