IREN, PD LIGURE ATTACCA TOTI E BUCCI: GRAZIE A LORO GENOVA PERDE PESO

Il Pd ligure attacca il governatore Giovanni Toti e il sindaco di Genova Marco Bucci per le scelte su Iren che hanno portato Genova a perdere peso nella gestione della multiutility. Lo scrivono in una nota Davide Natale, segretario del Pd in Liguria, e Simone D'Angelo, segretario metropolitano Pd a Genova: "L'assemblea dei soci di Iren oltre ad aver approvato il bilancio di esercizio ha decretato il venir meno di qualsiasi ruolo di Genova nella gestione di una delle più importanti multiutility italiane, di cui è il principale socio. La mancata nomina di un nuovo amministratore delegato condanna Genova e la Liguria a una completa marginalità all'interno dell'azienda”, evidenziano Natale e D’Angelo, “una marginalità a cui Toti e Bucci hanno relegato Genova e la Liguria già un anno fa, con la scelta di Signorini e accettando che l'amministratore delegato perdesse deleghe importanti come quelle al personale, alla finanza e alle relazioni con gli investitori, che invece i patti parasociali assegnavano all'Ad".  "Troppo era il desiderio del sindaco e del presidente di avere Signorini in quel ruolo che hanno portato Genova e la Liguria a vedersi ridotta l'agibilità e l'importanza all'interno della società”, proseguono i due esponenti dem, “con l'arresto di Signorini le sue residue deleghe erano state divise tra il presidente espressione del Comune di Torino e il vicepresidente espressione del Comune di Reggio Emilia. Senza una sostituzione e venuto meno l'affidamento dell'incarico a un nuovo ad Genova e la Liguria sono sempre più irrilevanti. Iren gestisce servizi di straordinaria importanza per la nostra collettività, sono in campo progetti in diversi settori cruciali da cui dipende il futuro del nostro territorio”, conclude la nota, “ma questo al centrodestra che amministra il Comune e la Regione non interessa".

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