LA SACRA RUOTA

Stellantis, produzione giù del 25%. Mirafiori -63%, nessuna ripresa

Lo stabilimento torinese perde volumi sulla 500 elettrica e non riesce a compensare il calo delle Maserati. Nel primo semestre del 2024 dalle fabbriche italiane sono usciti 303.410 veicoli commerciali e auto. Fim: "Impegni per rilanciare un settore in difficoltà"

È in forte calo la produzione di Stellantis in Italia: secondo i dati della Fim Cisl, che ha presentato a Torino il suo report, nel primo semestre del 2024 dalle fabbriche del gruppo presieduto da John Elkann sono usciti 303.410 veicoli commerciali e auto, il 25,2% in meno dello stesso periodo dell’anno scorso. A fine 2024, secondo il sindacato, la produzione sarà poco sopra i 500 mila veicoli a fronte dei 751 mila del 2023, la metà della soglia per il 2030 indicata dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e condivisa da Stellantis. “Il governo rispetti l’impegno di convocarci entro luglio a Palazzo Chigi per definire impegni e garanzie per il rilancio di un settore in difficoltà” afferma il segretario generale della Fim, Ferdinando Uliano.

Nel semestre sono state prodotte 186.510 auto, il 35,9% in meno del 2024 mentre per i veicoli commerciali si registra una crescita del 2% a 117.000 unità. Tutti gli stabilimenti sono in rosso a eccezione di Pomigliano e Atessa, dove comunque la produzione rallenta: si va dal -57,6% di Melfi al -63% di Mirafiori. Un dato negativo condizionato dal ritardo degli incentivi per le auto ecologiche partiti un mese fa e dal rimbalzo negativo dopo un 2023 in crescita una volta superati i problemi nelle forniture determinati dal covid e dalla mancanza di semiconduttori. Il Polo produttivo di Mirafiori perde volumi sulla 500 elettrica e non riesce più a compensare il continuo calo delle Maserati. Gli stabilimenti di Melfi e Cassino subiscono l’attesa verso la transizione alle future produzioni sulle due nuove piattaforme Stla Medium e Stla Large previste nel 2025. Per i veicoli commerciali Lvc di Atessa di fatto si è interrotta la crescita rispetto al 2023 (+2%), che si era riscontrata invece nel primo trimestre (+ 28,5%).

MIRAFIORI FERMA - A Mirafiori nei primi sei mesi dell’anno sono state prodotte 19.510 auto, il 63% in meno dello stesso periodo del 2023 quando erano 53,330. Il 90% è rappresentato da 500 elettriche, il resto (1.850 unità) sono Maserati, “ben lontane dalle 10.000 unità prodotte negli anni di punta”. Secondo il Report della Fim Cisl la situazione è in peggioramento e per i prossimi mesi non si vedono segnali di miglioramento. Una flessione di mercato, determinatasi già nell’ultimo trimestre 2023, ha impattato negativamente sulle produzioni della 500 bev perdendo quasi due terzi delle produzioni rispetto alle 46.930 unità del primo semestre del 2023. Questo ha portato alla decisione di organizzare la linea di produzione su un turno e alla richiesta di cassa integrazione e contratti di solidarietà. Nei primi sei mesi si è fatto inoltre ricorso a degli stop produttivi di 45 giornate, 19 nel primo trimestre e 26 nel secondo, che hanno coinvolto sia la linea della 500bev sia quella di Maserati “Riteniamo sia necessario accelerare e anticipare i tempi della messa in produzione della nuova berlina Quattroporte e pensiamo sia indispensabile comprendere per il futuro la strategia di Stellantis a Mirafiori sia sui modelli sia sui volumi delle produzioni Maserati, visto che l’obiettivo nel piano Dare Foward 2030 era di incrementare tre volte il peso delle nuove auto nei segmenti dei veicoli premium e di lusso e noi pensiamo che lo si debba fare con un ruolo primario di Mirafiori” ha sottolineato il segretario Uliano. “Con le iniziative che abbiamo messo in campo, abbiamo costretto Stellantis ad assegnare allo stabilimento di Mirafiori entro la fine del 2025 la 500 ibrida, un’auto con potenzialità di volumi importanti che può assicurare il mantenimento della missione produttiva di Mirafiori come stabilimento di assemblaggio auto. Ora servono altre iniziative di rafforzamento produttivo anticipando il lancio delle Maserati o con altre assegnazioni”.

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