CUNEO, GIUNTA MANASSERO IN BILICO: SI SCALDA L’AVVOCATO COLLIDÀ

Problemi in maggioranza a Cuneo, con la giunta che rischia di andare a casa prima del tempo. Sono ai ferri corti la sindaca Patrizia Manassero e la lista civica Centro per Cuneo, pilastro della coalizione che sostiene la prima cittadina dem. Non è andata giù la decisione dei civici di candidare un proprio esponente, la consigliera comunale Laura Risso, nella lista Cirio alle ultime regionali. Ora è arrivato il contrattacco: il coordinatore di Centro per Cuneo Beppe Delfino, figlio dell'onorevole Teresio Delfino, più volte parlamentare e sottosegretario di stato sotto le insegne dello scudo crociato, è rimasto fuori dal cda di Acda, l’azienda cuneese dell’acqua, e così ha perso il suo incarico da amministratore delegato. Uno schiaffo in pieno volto che potrebbe essere il presupposto della crisi. A Cuneo già volano gli stracci e c’è chi parla apertamente di una fine anticipata della consiliatura che avrebbe il suo epilogo naturale nel 2027.

Centro per Cuneo infatti è oggi la forza più rappresentata nell’assemblea cittadina con ben sette consiglieri, se decidesse di staccare la spina Manassero chiuderebbe con tre anni di anticipo il suo mandato. Se Manassero facesse saltare il banco c’è chi è pronto a scommettere su una candidatura civica dell’avvocato Enrico Collidà, un professionista conosciuto e apprezzato in città, titolare dell’omonimo studio da sempre sostenitore di Borgna e della lista Centro per Cuneo, già consigliere comunale e presidente facente funzioni della Fondazione Crc, prima della nomina di Ezio Raviola. Può essere lui a riunire il mondo civico e centrista del capoluogo? “Forse – continuano a ripetere da Cuneo –. Ma non è ancora il momento”.

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